SCANDALO ASSICURAZIONI più care e paghiamo anche per chi non si assicura. E il fondo rischia il salasso

 

Il Fondo nazionale per le vittime della strada, istituito nel 1971 per tutelare le vittime di un incidente causato da un pirata della strada o da un mezzo non assicurato, vive un momento di grave difficoltà: come rivelato da un’inchiesta pubblicata in questi giorni da La Stampa, ci sono perdite per 150 milioni l’anno e l’azzeramento del patrimonio è previsto per il 2019. Questo fondo si alimenta anche con le nostre assicurazioni. Si tratta di un fondo gestito dalla Consap, la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici controllata dal Ministero delle Finanze: è stata proprio la Consap a lanciare l’allarme. Perché si è arrivati a questo punto?

Il nostro editorialista, Enrico De Vita, è intervenuto in merito a questo interrogativo ai microfoni di Elena Carbonari su Isoradio. «Questo declino – risponde De Vita – è da ricondursi a diverse cause: prima di tutto, come spiega l’inchiesta de La Stampa, i premi delle assicurazioni sono diminuiti negli ultimi tempi: il monte totale di quanto questo fondo possa gestire ogni anno si è ridotto e non copre più gli esborsi. È inoltre aumentato il numero di chi non si assicura. Siccome il fondo garanzia ottiene il 2,5% di ogni polizza pagata, riducendosi la mole delle polizze si contrae anche l’importo disponibile. Terza cosa, sono aumentate le frodi».

 

«Non bisogna poi dimenticare un’ulteriore causa. L’inchiesta de La Stampa individua nella Campania la regione nella quale questo Fondo vittime della strada interviene in maniera più massiccia: il 47% delle denunce presentate al fondo vengono da lì. L’inchiesta de La Stampa dimentica, però, il caso delle assicurazioni in via di liquidazione (i cui indennizzi vengono liquidati attingendo al fondo) e le compagnie fasulle: società assicurative inesistenti che rilasciano certificati finti come fotocopie. Ci troviamo pure di fronte ai casi di persone convinte di essere coperte, ma in realtà non lo sono».

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