Necessario svecchiare il parco circolante per accelerare la decarbonizzazione del settore auto

 

Neutralità tecnologica elemento chiave per contribuire al contenimento delle emissioni

 

Il percorso verso la decarbonizzazione nel settore dell’auto si compie non soltanto immettendo in circolazione auto ad impatto zero, ma anche sostituendo gradualmente le soluzioni a più alto impatto ambientale con soluzioni meno inquinanti, per ridurre gli effetti del surriscaldamento climatico. È questo uno dei messaggi emersi dal convegno organizzato dal Centro Studi Promotor “Auto: la sfida della transizione alla decarbonizzazione”, in particolare durante la prima tavola rotonda a cui hanno partecipato i rappresentanti delle case auto e delle associazioni di categoria della filiera automotive.
 
In apertura della tavola rotonda è intervenuto Massimo Nordio, Amministratore Delegato di Volkswagen Group Italia, che ha messo in evidenza come al più tardi entro il 2050 il gruppo Volkswagen rispetterà il trattato di Parigi con una mobilità a impatto zero e dal 2040 in poi a livello globale venderà solo auto elettriche. “I venti anni che mancano da qui al 2040 – ha affermato Nordio – sono un periodo di transizione caratterizzato da un processo di riconversione industriale e dalla crescita delle infrastrutture”.

Successivamente è intervenuto Gaetano Thorel, Direttore Generale di PSA Italia, che ha sottolineato come l’industria automobilistica stia facendo importanti investimenti di ricerca e sviluppo ed abbia portato il settore ad un livello di emissioni molto basso. “Ci vuole però – ha precisato Thorel – maggiore chiarezza sulle vetture termiche, con l’obiettivo di svecchiare il parco circolante non solo con auto nuove, ma anche auto usate Euro 5 ed Euro 6”.
La tavola rotonda è proseguita con l’intervento di Massimiliano Archiapatti, Presidente di Aniasa, che ha messo in evidenza come oggi Aniasa svolga un “ruolo chiave proponendo nuovi sistemi di mobilità sostenibile e condivisa” e ricordando come ben il “54% delle immatricolazioni elettriche siano ascrivibili al comparto del noleggio”. Archiapatti ha poi rimarcato la necessità di attualizzare il Codice della Strada per rispondere ai nuovi modelli di mobilità, mettendo in evidenza anche l’importanza della neutralità tecnologica nel processo di decarbonizzazione nel settore auto.

L’intervento successivo di Francesco Venturini, Amministratore Delegato di Enel X, si è focalizzato in particolare sul settore della mobilità elettrica, che è in fase di grande espansione. “Ad oggi sono 6 milioni le auto elettriche vendute nel mondo e le percentuali di crescita sono molto rilevanti. Inoltre la tecnologia sta progredendo in maniera importante sia sul versante dello sviluppo delle batterie che su quello delle tecnologie per la ricarica. Da questo punto di vista è fondamentale il ruolo della pubblica amministrazione, non solo come attore regolamentatore, ma anche come esempio virtuoso nei confronti dei consumatori privati”.

In conclusione della tavola rotonda è intervenuto Michele Crisci, Presidente di Unrae, che ha sottolineato come la proporzione fra veicoli inquinanti e insicuri e veicoli a impatto zero sia sbilanciata verso i primi. “Gli utenti vanno portati a cambiare i vecchi modelli a favore di veicoli più recenti”, ha affermato Crisci. “In questo contesto è fondamentale il coinvolgimento di tutti gli stakeholders e delle industry che vivono attorno all’automobile per raggiungere l’obiettivo della transizione alla mobilità sostenibile”.

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