MASERATI MC STRADALE dalla pista alla strada col tridente sul volante

 

Ci sono auto che nei sogni di tutti restano confinate nel cassetto dei desideri. Poi succede che, per lavoro, uno di questi sogni te lo ritrovi fra le mani e allora pensi che sei fra i pochi fortunati che in poco tempo sei riuscito a fare quello che altri non faranno in una vita. Prendete ad esempio la Maserati MC.

 

Esemplare unico, a dire il vero, e messo nelle mani di un pilota vero, Johnny Herbert. Il tutto per capire come una stradale ad alte prestazioni possa essere la cosa più vicina a una vettura da corsa che circoli attualmente. La Maserati MC deriva dalle esperienze della Granturismo MC usata nel Trofeo e con lei ha una stretta parentela per quanto riguarda la potenza (450 CV) accelerazione (da 0 a 100 in meno di 4 secondi) e tenuta con in più il confort di marcia di una vettura di lusso dove niente viene lasciato al caso. Trascurando i dettagli tecnici, i due posti a disposizione ne fanno una esclusiva sportiva di alto bordo. Chi volesse i 4 sedili può rivolgersi alla Granturismo S, che di potenza ne ha abbastanza per divertirsi, ma con un poco di rollio in più come deve essere per una stradale.

 

Con Herbert al volante per capire come guidare… Lezioni inutili, paragoni impossibili!

 

ALLA SCOPERTA DEL CIRCUITO DEL MUGELLO 

 

Appena saliti in macchina, con casco, tuta e collare hans obbligatori, quella peste di Herbert fa la conta:”Cinture? Allacciate. Casco? Allacciato. Tuta? Chiusa”. Accende la radio, si sintonizza su Radio Maria e mima la direzione d’orchestra con musica classica: “Sai, potrebbe essere l’ultima cosa che senti, quindi meglio che te la godi…” e mentre con la scusa di sentire le cinture allacciate diamo una…grattata alla fibbia per scongiurare l’infausta ipotesi. Il tempo di chiudere la portiera e via! E giù di gas spalancato verso l’uscita dei box.

Accelerazione spaventosa, da vera sportiva, rombo del motore dagli scarichi che fa venire l’adrenalina. Prima curva a destra, frenata secca, terza marcia e dentro verso la esse successiva, le gomme slittano, si saltella e si controsterza, poi si arriva alla Arrabbiata. La prima è fattibile, la seconda, in salita e cieca, ti fa venire l’ansia: “Calmo, sto girando da stamattina ma non ho ancora capito da che parte va la pista” dice Herbert.

 

 

Sta scherzando ma quando mette mezza macchina sul prato e lavora di sterzo e gas per tenerla dritta, a oltre 220 all’ora, capisci la differenza fra un pilota di F.1 che con le macchine fa quello che vuole e un povero professionista della penna. Quando si arriva alla esse fatale a Valentino Rossi anni fa, se ne ha un’altra prova. Quarta marcia, a salire, giù il piede e transitorio sinistra destra che ti fa uscire come una schioppettata.

Non parliamo poi dell’ultima curva, fatta tutta in appoggio con le gomme ormai usurate dal lungo stress e il motore che urla. Il giro di giostra è finito, poi tocca a noi capire che, da belva stradale che è questa MC, si può usare anche per andare a fare la spesa. Col cambio automatico la può guidare chiunque, è tranquilla, sembra un gatto che fa le fusa. Poi se apri il gas, cambia la musica. E’ la doppia anima di una vettura dalla linea stupenda, elegante e senza tempo, con un motore 8 cilindri che romba e dà emozione al solo sentirlo.

Il prezzo di circa 140 mila euro ne fa una vettura riservata a pochi, di sicuro quei pochi che l’avranno saranno notati e invidiati. Il trend Maserati colpisce, affascina e permette anche a chi non può puntare a una Ferrari, di avere una vettura da sogno, ma a prezzi accessibili (sempre relativamente, chiaro). “Divertito? Io no – dice Herbert – è un esemplare unico e se lo rompo mi inseguono fino a Firenze a calci nel sedere. Per questo sono andato piano…”.Ah, meno male. Altrimenti chissà come andava a finire…

 

 

 

 

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