KINGS (E QUEENS) OF DRIFT!

 

Sul circuito pavese di Castelletto di Branduzzo sono andate in scena la prima prova del Kings of Drift, quello che è il Campionato Europeo della specialità, nonché la prima prova del Campionato Nazionale, che ha raccolto, provenienti da tutta Europa, la bellezza di oltre 70 drivers, tutti tesi verso l’obiettivo di raccogliere i primi punti utili per le relative classifiche. 

Specialità dove non la velocità in assoluto ma la precisione e la sensibilità di guida la fanno da padrone, e nella quale sempre di più si evidenzia la presenza di rappresentanti del “gentil sesso”, che almeno in questa disciplina smentiscono il luogo comune del “donna al volante…” e sanno imporsi all’attenzione del pubblico ed a quella dei colleghi raccogliendo risultati assolutamente lusinghieri. 

Modalità di guida e di gara disciplinate da regole ben precise, sulle quali vengono attribuiti i punteggi che determinano i passaggi alle fasi successive dell’evento e le relative e successive classifiche finali; dal lato del pubblico non si può non apprezzare la capacità di gestire e dominare potenze comunque non indifferenti (oltre i 500 cavalli in media), il tutto finalizzato ad una gestione “tutta di traverso” delle vetture. Il tutto nel caso di specie peraltro esaltato da un meteo tipicamente primaverile, che ha alternato per il tracciato condizioni di asfalto bagnato a quelle di asciutto, e la cui variabilità è stato un fattore aggiuntivo di difficoltà per i piloti ed i loro team, impegnati a cercare il miglior compromesso e le gommature più adatte. 

 

 
Tanto per fare un piccolo riassunto delle regole che disciplinano questa pratica sportiva, si ricorda che i parametri di riferimento dispongono che le ruote posteriori non riprendano aderenza, che la vettura non si raddrizzi o vada in sottosterzo, che la derapata sia la più lunga possibile, che l’angolo di derapata sia il maggiore possibile, che la traiettoria sia la più vicina a quella ideale da pista, che si passi il più vicino possibile a punti di riferimento identificati, con minori correzioni possibili del mezzo e, nelle gare uno contro uno, che si stia il più possibile vicino all’avversario senza toccarlo. 
Le gare si svolgono prima con turni singoli, in cui ogni pilota viene valutato. I migliori 16 (o 32 a seconda del numero totale dei partecipanti) passano il turno. Seguono turni non più singoli ma doppi: un concorrente sfida un altro ed il vincitore passa il turno e così avanti fino alla finale. Nelle sfide si corre in due, dove nel primo turno un’auto sta davanti e l’altra dietro e nel secondo si invertono le posizioni. 

Se già solo a dirlo appare di tutta evidenza come non sia proprio uno scherzo rispettare queste regole di guida, a maggior ragione si apprezza come l’aspetto spettacolare e le evoluzioni cui si assiste si riscontrino in una tecnica ed in una sensibilità di conduzione e di controllo del mezzo non indifferenti. 

 

 
Come facilmente immaginabile, il weekend è stato all’insegna della spettacolarità e vivamente apprezzato dal numeroso pubblico assiepatosi sulle tribune nonostante le inclementi condizioni meteo della domenica, quando sono occorse le gare; grande lavoro altresì per i giudici di gara, impegnati nella valutazione delle performances dei piloti e delle loro evoluzioni, ed attenti a giudicare alcuni contatti occorsi nelle manches generatisi dall’asfalto bagnato 
Come detto, una disciplina sportiva che sempre di più attira le “pilotesse”; tra le nostre portacolori impossibile non citare le brave Nives Arvetti e Elena Zaniol, che hanno lanciato il guanto di sfida alle loro colleghe e che hanno saputo imporsi all’attenzione con le loro prestazioni, attestandosi a pieno titolo e diritto come Queens of Drift. 

Se in questa prima prova dei campionati la prima è stata costretta a fare da spettatrice causa problemi alla scatola dello sterzo della sua BMW, la portacolori del Daba Drift Team ha conquistato la vittoria assoluta nella categoria femminile della gara Europea con la sua Nissan, facendo meglio del suo “caposquadra” Davide Bannò, comunque ottimo secondo assoluto nella prova valida per il titolo continentale nonostante alcuni problemi meccanici al differenziale della sua Nissan con motore Maserati. 

Neppure il tempo di fare il consuntivo della prima prova che è già tempo di rivincite e riscatti; il prossimo fine settimana il campionato Europeo si sposterà in Ungheria per il secondo round della serie; la speranza, ovvia, è che anche in questo caso i colori italiani sappiano ancora farsi onore.

 

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