F.1 GP Spagna 2018 Ferrari si nasconde o Mercedes è davvero davanti? Il dubbio del sabato sera

 

BARCELLONA – I cori e i sospetti sono già là, pronti ad emergere e ad essere amplificati. La Mercedes torna in pole con Hamilton e la “colpa” è della Pirelli che ha portato gomme nuove. I tedeschi piangina hanno ottenuto quello che volevano, la voce del popolo tifoso, amplificata da chi per professione dovrebbe dire le cose come stanno invece che gettare benzina, diventa verità assoluta. Che poi sia cambiato l’asfalto, che queste gomme di 0,4 decimi più basse di spalla per avere una temperatura del battistrada più bassa di 10 gradi (saranno le stesse al Paul Ricard e a Silverstone, piste con asfalto simile) sono state fatte proprio per ovviare a una pista scivolosa e quindi pericolosa, questo è altro discorso.

I soloni del dietro le quinte, e del complotto, sanno già tutto. Per loro inutile continuare la lettura. Se invece si analizzano le qualifiche, la gara al solito è altra cosa, si vede come gli step evolutivi della Mercedes e un po’ di pepe al motore, hanno riportato davanti le due Mercedes che anche con Bottas occupano la prima fila. La Ferrari, dopo il cambio di motore a Raikkonen del venerdì, e le polemiche sui profili alari degli specchietti, ha forse preferito nascondersi o almeno non sfruttare tutto il potenziale della sua monoposto, tanto che Vettel e Raikkonen sono subito dietro le due Mercedes e appena davanti alle due Red Bull di Verstappen e Ricciardo.

 

Il passo gara dice che la rossa va forte in qualsiasi condizione. Se è mancata la pole position è per vari motivi. La temperatura fredda rispetto al venerdì che ha impedito di sfruttare al meglio le supersoft (banda rossa) e fare il tempo con le soft (banda gialla). “Ho fatto un bel giro – ha detto Vettel – sono contento ma loro sono stati più forti (manco due decimi, una inezia ndr), la gara sarà interessante”. Mentre Raikkonen ha sbagliato il primo giro con le rosse, con le gialle si è piazzato dietro a Vettel e anche lui non capisce perché con le più morbide non si sia riusciti a fare un tempo migliore. La griglia è molto ristretta, visto che le due Red Bull sono a 6 decimi dalla pole ma con un passo gara e un bilanciamento molto buono. D’altronde su questa pista hanno provato tutti in inverno per cui la griglia non è una sorpresa ma rispecchia quanto visto finora. Piuttosto desta sorpresa ancora una volta la Haas. Magnussen settimo Grosjean decimo, la “Ferrarina” come viene chiamata, dimostra una crescita costante e miglioramenti continui. Merito del gran lavoro svolto insieme allo staff della Dallara a Varano de Melegari. Il costruttore parmense è infatti una garanzia per quanto riguarda il rapporto costo efficienza di una vettura. Considerando la Haas un team cliente, quindi il primo dei privati, vedere con costanza le due monoposto davanti fa capire il potenziale di una struttura che non a caso nelle formule minori domina la scena, dalla F2 in giù. Per la gara le previsioni meteo sono positive, la pioggia non si è vista e la temperatura dovrebbe risalire, condizioni ideali per la Ferrari che qui può ottenere la terza vittoria stagionale. Salvo imprevisti.

automoto.it

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