F.1 GP Australia, cosa hanno detto le prove. Mercedes al top e Red Bull meglio di Ferrari

 Vettel per prati in Australia il simbolo delle difficoltà di bilanciamento della Ferrari (Foto Mazzi per automoto.it)

 

Lasciamo stare un momento la gara e il risultato finale. Cosa hanno detto le prove in Australia riguardo la nuova stagione di F.1? La più banale è che la Mercedes è ancora la più forte. L’anno scorso erano partiti male, poi hanno corretto la vettura fino a vincere a mani basse nell’ultima parte di stagione. Memori degli “errori” commessi, sono corsi ai ripari e quando Hamilton diceva che non vedeva l’ora di spremere tutto il potenziale, non sbagliava.

 

Anche se in Australia i 7 decimi inflitti a Raikkonen con la Ferrari non devono trarre in inganno. Di solito su questa pista, complice l’asfalto particolare, è facile vedere distacchi abissali che poi durante l’anno non ci sono più. In ogni caso la Mercedes, macchina più corta, aerodinamica leggermente rivista e motore ancora più potente nonostante le limitazioni, ha mostrato che è ancora lì ad essere un punto di riferimento. La Ferrari nella prima gara dell’anno ha piazzato Raikkonen e Vettel subito dietro alla Mercedes, ma non è una condizione molto reale. Per due motivi.

 

Il primo, la rossa con mescola molto morbida non è bilanciata come la Mercedes; per contro con mescole diverse è più competitiva ed è strano perché di solito è con le morbide che si va meglio, segno che il bilanciamento è ancora tutto da trovare. Aver allungato il passo ha cambiato i punti di appoggio meccanico e aerodinamico, si deve trovare la quadra e forse ci vorrà qualche tempo per capire meglio il tutto. Nel frattempo da Maranello è arrivato a Melbourne un uomo del reparto corse che venerdì dopo le prove ha portato dei pezzi nuovi. E per far capire l’impegno, il venerdì mattina è arrivato a Melbourne, è andato in pista, poi in hotel per doccia e cambio abiti e venerdì sera è prontamente tornato in Italia! Ovvero si è fatto 48 ore di volo per consegnare solo dei pezzi… Se non è impegno questo…

 

Per contro la Red Bull ha patito in griglia con Mercedes e Ferrari (anche se Bottas con la seconda Mercedes è andato a sbattere, avrebbe potuto stare al fianco di Lewis) ma se si analizzano i tempi parziali, si vede come Verstappen abbia il potenziale per essere secondo dietro la Mercedes se non proprio allo stesso livello. Notare che la Red Bull paga un motore Renault meno potente e più fragile, rispetto ai grigi e anche rispetto ai rossi, segno che telaio e aerodinamica sono al momento i migliori in circolazione e solo le circostanze impediscono di vederlo chiaramente. Ovvero, la tendenza di fine 2017 con la Red Bull davanti alla Ferrari sembra essere confermata anche in questa parte di stagione.

 

Poco da dire su Haas: lo dimostra il fatto che la “Ferrarina” (è in pratica la rossa dell’anno scorso) ha un potenziale che è superiore a tutte le altre macchine in pista che non siano le prime tre. Alonso, al proposito, è stato chiaro: “Dovremo vedercela con loro nella prima metà di campionato”. E in quanto alla McLaren, anche se col motore Renault va meglio che con Honda, se va bene può giocarsela dal settimo posto in giù in griglia. Troppo poco per chi pensava già di vederla vincente fin dalle prime battute. Adesso, però, aspettiamo i prossimi due o tre GP per capire se questa tendenza sarà tale o se cambierà qualcosa a breve.

Automoto.it

 

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