F.1 Debutta la stagione invernale con Ferrari e Alfa Romeo protagoniste

 

Barcellona – Ci sono simboli destinati a segnare un’epoca. Uno è il biscione Alfa Romeo, che torna ufficialmente in F.1 ribattezzando la nuova monoposto C38 e lo fa proprio nel giorno del compleanno di Enzo Ferrari (nato il 18 registrato all’anagrafe il 20 febbrario). Un altro è il tricolore della bandiera italiana che torna in F.1 con Antonio Giovinazzi che sarà al fianco di Kimi Raikkonen nella prossima stagione.

 

Un ritorno importante per l’automobilismo italiano e per chi ha creduto in Giovinazzi, un ragazzo che si è fatto le ossa all’estero, dove ha macinato vittorie e sacrifici lontano dalla bambagia di casa sua. Sacrifici premiati con un volante ufficiale in F.1 e che pone fine al digiuno che durava da 8 anni, anche se Antonio ha disputato un paio di GP due anni fa. “Sono davvero felice- ha detto il pilota di Martina Franca – avere tutta una stagione davanti, è positivo e ti mette nella situazione di affrontare le gare con serenità, quella che mi è mancata in precedenza, perché salire a bordo di una monoposto sapendo che ti giochi tutto, ti porta a rischiare.

 

Sono davvero grato a chi mi ha dato questa possibilità, ma sopratutto perché corro in una struttura di altissimo livello e con un campione come Raikkonen da cui imparare molto”. Mattinieri, come si conviene a chi ha fretta di cominciare a scrivere una pagina di storia. Prime luci del mattino e in pista vengono tolti i veli alla nuova Alfa Romeo Racing C38, la monoposto che riporta ufficialmente nel mondiale F.1 un nome prestigioso della storia automobilistica mondiale. E Kimi Raikkonen, campione del mondo 2007 con la Ferrari, non ci pensa due volte a darci dentro.

 

 

 

E’ una squadra nuova che parte su basi solide, quelle della Sauber che ha dato strutture e uomini al progetto, anche se dai 300 dipendenti dell’anno scorso, per affrontare l’avventura Alfa Romeo, sono stati assunte altre 160 persone. In pista i primi riscontri sono stati più che positivi. Se il buon giorno si vede dal mattino l’Alfa Romeo Racing sarà la sorpresa dell’anno. Anche se motore e cambio sono Ferrari, il resto è frutto del lavoro dello staff con a capo Simone Resta e Luca Furbatto, due tecnici italiani, di provenienza Ferrari, che possono dare sfogo alla loro fantasia e infatti non è un caso che la più osservata sia stata proprio la Alfa Romeo, per via di alcune soluzioni tecniche interessanti e fuori dagli schemi.

 

In pista, a tratti, si sono rivissuti i momenti epici delle sfide Ferrari Alfa Romeo, con Vettel davanti a tutti, con la debuttante (e convincente) SF90 e con Raikkonen subito dietro, fosse così la stagione ci sarebbe da osannare questo rientro ma si tratta solo di prove libere e tutti giocano con le carte coperte. I primi test sono poco indicativi, infatti a Barcellona ogni 10 kg di benzina sono 3 decimi in più al giro, (per inciso, la pole a maggio di Hamilton fu di 1’16 mentre Vettel ha girato in 1’18) per cui fare paragoni è impossibile.

 

Di certo c’è che la Ferrari ha girato a lungo, oltre due GP con Vettel, senza accusare alcun problema e abbassando sempre i tempi. Raikkonen lo ha imitato e con oltre un GP e mezzo alle spalle, ha mostrato affidabilità e prestazioni. Hamilton e Bottas hanno svolto un lavoro di raccolta dati quindi lontani dalle prestazioni velocistiche mostrate da Vettel. E’ solo un primo test ma che la stagione possa essere all’insegna del made in Italy, è molto forte.

 

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