EDITORIALE/L'auto del futuro non avrà un passato

Mille Miglia 2017 foto tratte da un post di Eugenio Blasetti PR Mercedes Benz Italia

 

La Mille Miglia, il concorso di eleganza di Villa D’Este. Il Minardi Day e le F.1 storiche. L’Italia, in questi giorni, è la capitale mondiale delle auto d’epoca, di tutto ciò che su quattro ruote ha scritto le pagine di storia dell’automobile. A Brescia c’era il pieno di spettatori, lungo le strade c’era il pieno di appassionati o semplici curiosi, in testa tanti giovani. La scoperta dell’auto che fu, in questi rituali che si rinnovano anno per anno senza aggiungere altre perle alla loro collana, fanno presagire un futuro nero. Anzi nerissimo. Il perché è presto detto. Se oggi giriamo la testa a guardare una Mercedes dell’anteguerra, o ci scapicolliamo nell’abitacolo di una BMW, ci lasciamo affascinare da una Isotta Fraschini o da una pur semplice F.Monza del 1972 è perché qualcuno, quelle auto, le ha conservate, le ha tenute da parte e le ha curate.

 

Le leggi sulle emissioni, i valori di PM e inquinamento erano tali che non hanno impedito la circolazione di queste auto, non hanno impedito a chi voleva o semplicemente non poteva cambiare auto, di buttare in una discarica, di rottamarle per avere uno sconto sul nuovo. Ecco il punto dolente. Mille Miglia, Villa d’Este e altro ancora saranno sempre le passerelle di un passato che non c’è più, ma sarà sempre lo stesso passato. Non ci saranno novità, saranno sempre le solite stupende auto a circolare, ad esibirsi e ad essere ammirate. Nulla più, perché la nostra società sta distruggendo tutto quello che facciamo e costruiamo. Le crociate ambientaliste, i presunti danni da presunto inquinamento (se guardate i dati dagli anni 70 ad oggi sono calati del mille per cento, eppure siamo ancora vivi e vegeti nonostante i numeri dicano che dovremmo essere morti da almeno un decennio…) ebbene, stanno distruggendo il nostro presente impedendoci di avere un passato. Domani avremo un futuro fatto di belle auto, nuove e fiammanti, forse elettriche, forse a idrogeno, ma quelle di oggi che fine faranno? Verranno distrutte, buttate in discarica, smembrate pezzo per pezzo per ricavarne altro. E le passerelle del futuro, che protagoniste avranno? Nessuna. Pensate solo al parco auto di una ventina di anni fa. Quante Fiat 127 vedete in giro? Quante Fiat 850 coupè?  E sono solo due esempi, ma sopratutto quante BMW serie 3 di oggi o Mercedes Classe A vedremo in passerella domani? Nessuna, perché la legge attuale impedisce a chi volesse tenerle di poterle usare. Dovrebbe pagare bolli elevati, tasse a profusione e non potrebbe circolare. Una spesa inutile, al momento, che di fatto ci toglie il passato nel prossimo futuro. Non è un gioco di parole, la nostra società avrà un futuro in cui non si avrà memoria del passato perché lo stiamo distruggendo noi nel presente. E’ un paradosso che la Mille Miglia o altro ancora, dimostrano in maniera lampante.

 Una Mercedes alla Mille Miglia 2017 foto tratta da un post di Eugenio Blasetti PR Mercedes Benz Italia, un vero appassionato di motori

 

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