CONTROVENTO/ Hamilton mondiale, ha vinto il migliore

 Hamilton mondiale per la 4 volta in Messico, foto Mazzi

 

Hamilton ha fatto il compito, ed in Messico ha portato a casa il quarto titolo mondiale. Ora è dunque il pilota inglese ad aver conquistato il maggior numero di Campionati. A dispetto del suo carattere non particolarmente docile bisogna dire che merita pienamente questo risultato. Dopo la (sua) delusione per l’intermezzo dell’anno passato a favore di Rosberg, quest’anno le cose gli sono girate meglio.

 

Il compagno di squadra Bottas, dopo qualche fuoco artificiale si è messo in posizione di difesa, e tutto è sostanzialmente filato liscio. Anche se non facile. Per la prima volta da un po’ di tempo, abbiamo visto una Ferrari in versione brillante. Si è presentata al via con un nuovo responsabile tecnico, Mattia Binotto.

 

La scelta sembrava azzardata. Metterlo a capo di un reparto sportivo, a mio parere, non era la mossa migliore. Mi sbagliavo. La Ferrari di quest’anno è apparsa da subito una vettura tonica  e reattiva. Vettel e Raikkonen se la sono presa sotto braccio e non hanno deluso nella prima parte della stagione. Australia, Barhain e Monaco sono il bottino di Seb Vettel. Dopo la gara in Principato sembrava che la Mercedes fosse stata messa nel sacco. Ma così non è stato, già in Azerbaijan, il tedesco della Rossa si è imbarcato una situazione complicata, che lo ha portato a gettar via una vittoria quasi certa con un quarto posto decisamente deludente. Lì è iniziata la fase più della crisi del pilota tedesco, soprattutto a livello caratteriale.

 

Poi sono defluite tutte le polemiche, la pantomima del processo FIA e le conseguenti scuse di Vettel. Di fatto Hamilton è uno che gioca non solo con la sua classe di pilota ma mette in gioco anche la sua esperienza. Conosce il suo avversario, e a Baku qualche mossa l’ha fatta per metterlo sotto pressione. Non dimentichiamo che l’anno prima nella gara di chiusura di campionato ha addirittura platealmente rallentato Rosberg per cercare di farlo raggiungere dagli inseguitori e magari fargli perdere qualche punto, a suo favore.

 

A sinistra l’ingegner Giorgio Stirano, una autorità nel mondo della F.1 e dei motori

 

Se l’anno prima Nico non c’è cascato, a mio parere Vettel si è fatto prendere all’amo. In tutto ciò anche la Ferrari, dopo Monza, ha avuto una crisi di affidabilità oggettivamente inspiegabile. Per tutto l’anno la vettura se l’è giocata discretamente con gli avversari,  poi dopo  Singapore, c’è stato il calo di affidabilità che ha progressivamente messo fuori gioco il team dalla lotta per il Campionato.  Finalmente, dopo anni, non abbiamo più sentito la dirigenza enunciare la fatidica frase “pensiamo alla vettura dell’anno prossimo”. La vettura nonostante sia stata concepita con il passo corto ha detto la sua. E la stagione non è da considerarsi fallimentare. Anzi.

 

Sul pilota, Vettel, chi segue i miei commenti avevo scritto in tempi non sospetti che lo consideravo inferiore ad Hamilton, e così è stato. Seb è un pilota velocissimo. Ma ha condizionamenti psicologici, che a volte gli annebbiano la logica di gara. Già si erano chiaramente visti ai tempi della Red Bull quando andava sotto pressione grazie a Webber. Detto questo, non è certo che la Ferrari, senza questi episodi (Baku, Singapore, Messico) avrebbe vinto il Campionato. La ragione è che Mercedes ha oggi un’abitudine alla vittoria che gli altri non hanno. Anche la questione dell’omologazione dell’ultimo motore della stagione nella versione “mangiaolio” certificata nell’ultimo giorno utile, è la dimostrazione di una lucidità e di chiarezza di idee non banale. E anche uno come Allison che in Ferrari sembrava non essere una cima, questioni familiari a parte, a Brackley brilla di luce … mondiale. La stessa cosa che era successa qualche anno fa con Costa.

 

Il 2017 ha consacrato Verstappen rookie dell’anno. L’olandese è arrogante, veloce, scaltro. Nessuno mi toglie dalla testa  che a Singapore abbia fatto il minimo per creare il diavolo a quattro, ma l’abbia fatto. Ma lui è così. Come può essere un futuro Campione. Che potrà esserlo a patto di ridurre un pelo il testosterone. Non sempre è il caso di mostrare gli attributi. E poi qualcuno dice anche che la Red Bull abbia di nuovo tirato fuori una sorta di sospensione attiva. Chi lo sa ?

Vediamo come finisce il campionato. A bien tot !

 

 

 

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