BMW X2 Xdrive25d, viaggia forte e consuma poco

La BMW X2 del nostro test di fronte al portale dell’anfiteatro romano, età augustea, di Lucera (Foggia) una città ricca di storia da scoprire nei vostri viaggi in auto alla ricerca dei posti segreti in Italia. Per le sue dimensioni è il maggiore di tutta la Puglia

 

Era da tempo che volevamo fare un test drive approfondito con BMW X2, in quanto il piccolo SUV bavarese aveva tutte le caratteristiche per piacere. Le dimensioni, intanto, non massicce (poco oltre 4,30 metri di lunghezza) l’altezza non elevata e quello stile da coupè che infrangeva le caratteristiche tipiche di un SUV. Come dire un bel mix: alla moda per la carrozzeria, discreto per le forme, efficiente per i contenuti. In giro, finora, non se ne vedono tanti e quelli che circolano sono tutti con motorizzazioni piccole. Noi abbiamo provato la versione 25d ovvero quella dotata del motore a gasolio di 2 litri e 231 cavalli di potenza. Va da sè che avere tutta questa cavalleria di solito si traduce in un salasso al distributore. Invece la sorpresa: viaggia da paura, nel senso che i 231 cavalli ci sono e non si discute, ma alla pompa del distributore scopri che è parca nei consumi.

 

UN MOTORE DIESEL DA 231 CAVALLI E CONSUMI DA UTILITARIA. O QUASI

 

 

Merito del motore diesel che, però, verrà eliminato ad esaurimento scorte entro giugno 2019. Una vera tortura che offende gli amanti della meccanica. Un assurdo, speriamo ci ripensino perché uccidere un motore simile è davvero un errore colossale, in quanto consuma poco con tanta potenza (trovate un pari cilindrata benzina che fa i 15-16 al litro a 130 orari e che emetta 139 grammi Co2). Anche se la Casa la dà con 4,1 litri per 100 km a regime costante e nel misto, nella realtà si fanno i 15 al litro senza problemi. Colpa del motore? No. L’allestimento con cerchi da 19 pollici con gomma invernale fa la differenza. Almeno nel 20 per cento dei consumi visto il maggior attrito dei cerchioni maggiorati e per il battistrada che offre la migliore aderenza (erano Pirelli Sottozero).

 

Ragion per cui il compromesso ottenuto, di 6,4 litri per 100 km in autostrada e nel misto extraurbano. Nulla da dire sulla propulsione, tantomeno sulla trazione integrale che assorbe potenza dal motore. Insomma, è un bel mix fra prestazioni e consumi, con eleganza e sobrietà. Meriterebbe miglior fortuna nel segmento anche perché a livello tecnologico ha dei grandi numeri. Il cambio automatico 8 marce, (Steptronic) ad esempio, con comandi al volante che nella disposizione Sport sulla consolle, fa molto ma molto bene al divertimento di guida anche se non è che i tempi di cambiata siano poi così rapidi come ci si potrebbe aspettare.

 

 

Infatti, appena si passa dalla modalità confort o eco a quella sport, a pari velocità aumenta di 500 giri al minuto il regime di rotazione e cambia anche il suono del motore, poi ci dai dentro di gas ma avviene tutto con calma, tranquillità e sicurezza. Nessuna doppia anima, per intenderci. E’ tutto controllabilissimo, al punto che spesso si viaggia in confort che tanto la differenza è minima. L’assetto è buono, come detto con cerchi da 19 pollici c’è poco da fare di male, sospensioni rigide che in appoggio aiutano a far curvare la X2, insomma, si ha l’impressione netta che mentre giri il volante per entrare in curva, una manina sposti il retrotreno aiutandoti a curvare. Nessun tradimento, bagnato o asciutto, poco da sorprendersi.

 

LA X2 DEL TEST COSTA 53500 EURO CHIAVI IN MANO MA HA TUTTO

Le mura del castello Svevo Angioino di Lucera (Foggia), che vanta la cinta muraria più ampia d’Europa, abbraccia la nostra BMW X2 che si è comportata bene senza affanni in tutte le condizioni

 

Gli interni sono tipici BMW, ovvero puoi girare con una serie 1 o una X4 che non vedi la differenza. Quello che trovi al top, come interni in pelle, sedili riscaldati, assistenza alla guida, li trovi anche alla base. Quello che cambia sono gli optional a disposizione e conoscendo la politica BMW fra connessioni, interni in pelle, tettuccio, navigatore e altro ancora, la differenza di prezzo si fa sentire e pure molto forte. Infatti, se partiamo dall’ingresso di gamma a 33500 euro, con la versione più gettonata che è la Drive16d da 34250, per avere la X2 25d provata si deve salire fino a 53500 euro e magari ci si aggiunge ancora qualcosina fra gadget e amenità varie. In questo, volendo auto di un certo valore ma senza svenarsi, il rischio di trascurare BMW X2 (nelle versioni inferiori) è molto forte e forse questo spiega perché, per quanto abbia delle belle caratteristiche e sia divertente e per nulla invadente, molti preferiscono puntare sulla X1 (più massiccia e spaziosa) o su altri marchi.

 

Alla fine il test è stato soddisfacente, oltre 2000 km percorsi in varie condizioni, con qualche piccolo appunto. Il montante posteriore è massiccio e la visibilità di tre quarti posteriore non è proprio ottimale, così come in manovra. Lo specchietto retrovisore si abbassa per far vedere il terreno, ma meglio tenerlo ad altezza normale evitando l’abbassamento perché spesso, in retro, non vedi dove vai a parare, per cui anche se c’è la telecamera posteriore, meglio darci un occhio in più.

 

 

 

 

 

 

 

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