F.1 E’ allarme sicurezza, troppi episodi presi sotto gamba. Halo e soccorsi da rivedere

DI GIORGIO STIRANO
Dal mio scoglio vedo con preoccupazione una caduta di attenzione sulla sicurezza.
C’è poco da stare allegri se ci riferiamo all’incidente di Peroni in Formula 3. Avevamo già visto a Spa che la Fia ha problemi di gestione della sicurezza. Non so chi se ne occupi adesso, ma temo che debba fare un bell’esame di coscienza. Sull’incidente in Belgio ho già scritto. Su questo di Monza posso solo dire che piazzare un dissuasore in quel punto è una cosa da non crederci. Buona per dilettanti.
E’ andata veramente di lusso. Ma, come se non bastasse i medici dell’unità Rescue della FIA si sono avvicinati al pilota e l’hanno accompagnato a piedi! Dico a piedi, alla vettura.
Considerato che Peroni ha riportato una frattura vertebrale, l’azione dei medici di soccorso appare quindi sconsiderata. Possibile che il Race control non sia stato capace di percepire la severità dell’incidente e non abbia suggerito all’equipe medica di trattare il pilota con la massima cautela? Imbarcarlo in barella sarebbe stato il minimo.
Vorrei poi suggerire un’analisi un po’ più seria sull’HALO che dalle foto che sono riportate sotto si vede grandemente insufficiente ad assorbire urti verticali. Il casco del pilota appare sbucare fuori dalla protezione per qualche centimetro e questo merita una riflessione seria. Se si predispone una protezione, questa deve coprire tutte le condizioni. Altrimenti a che serve ? Se usiamo la matita rossa, tre errori gravissimi.
Giorgio Stirano
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