THIERRY NEUVILLE VINCE UN SUPER RALLY DI ALBA

Testo e foto MARCO FERRERO

 

 

Sarà, o perlomeno questa è l’opinione comune, che le prove speciali della gara langarola ricordano molto quelle del rally di Germania, sarà che la BRC, main sponsor della scuderia Hyundai, ha la sede a pochi chilometri dalla città famosa per i suoi tartufi (ed il suo piazzale ne è sede delle verifiche tecniche), ma il Rally di Alba riscuote sempre grande successo, sia in termini che di quantità che di qualità dei partecipanti, ed è evento di riferimento nel panorama rallystico italiano.

La prova del campionato WRC si è presentata al nastro di partenza con lo squadrone Hyundai al gran completo, con Pierre Loubet, Thierry Neuville e Ott Tanak nella categoria regina, e con Craig Breen e Dani Sordo iscritti con due vetture di classe R5 del team BRC; nel computo dei 162 iscritti, oltre a loro almeno una dozzina di piloti “top” italiani a contendere loro la vittoria, tra i quali Luca, solo per citare i più famosi, Luca Pedersoli, Simone Miele, Corrado Pinzano, Luca Rossetti, Andrea Nucita, Elwis Chentre ed Alessandro Gino.

COVID o non COVID, anzi, alla faccia dello stesso, la gara ha riscosso un successo significativo, migliorando i numeri ma, soprattutto, la qualità, il tutto a vantaggio del prestigio dell’evento; il rally si è snodato su nove prove speciali, corrispondenti ad un percorso di circa 103 chilometri di tratto cronometrato, tutte, a differenza dello scorso anno, disputate nel corso della domenica, con tempi serrati tra una prova e l’altra che non potevano consentire interventi rilevanti sulle vetture in caso di problemi.

Con queste premesse la gara non poteva essere che emozionante e ricca di colpi di scena, oltre che, ovviamente, giocata sui decimi di secondo; al termine della giornata la vittoria è andata all’equipaggio composto da Thierry Neuville ed il fido Nicolas Gilsoul su Hyundai I20 coupè, seguiti dalla coppia formata da Ott Tanak e Martin Jarveoja, sempre alla guida di una Hyundai I20 coupè, che hanno preceduto la terza Hyundai I20 coupè ufficiale, condotta da Pierre Loubet, navigato da Vincent Landais, terzi classificatisi al traguardo.

Successo schiacciante della Hyundai; la casa coreana ha piazzato le sue vetture nei primi quattro posti della classifica assoluta, con la Ford che ha potuto piazzare le sue WRC solo in quinta e sesta posizione assoluta; da rilevare come per Thierry Neuville sia la seconda vittoria, a seguito di quella del Rally di Montecarlo dello scorso gennaio, contro il campione del mondo in carica Ott Tanak, divenuto suo compagno di squadra.

Grande soddisfazione per BRC, uno dei main sponsor della Hyundai, che quest’anno festeggia il suo anniversario dalla fondazione e che, nel rally di casa, ha visto imporsi le vetture vestite con i propri colori; guardando la classifica, il distacco tra il Neuville e Tanak alla fine è stato di 22 secondi, con il pilota estone che ha staccato di altri 33 secondi Loubet, distacchi che appaiono abbastanza consistenti ma che non devono trarre in inganno, in quanto la gara è stata combattuta e solo nel finale le posizioni si sono consolidate.

Da evidenziare lo sforzo profuso dagli organizzatori per gestire una gara che, con un “parterre de rois” di piloti quale quello citato, ha richiamato sulle prove speciali, in quanto la zona dei paddock era stata chiusa al pubblico, una folla di appassionati decisamente numerosa; da evidenziare altresì l’operato degli organizzatori per quanto relativo all’organizzazione ed alla gestione di un evento che, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, è cresciuto in quantità e qualità rispetto alla già significativa edizione precedente, ed è stato portato alla conclusione con grande successo.

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