Successo per la “48 Ore Orobiche” del Club Orobico Auto Moto d’Epoca

Comunicato CLUB OROBICO AUTO D’EPOCA

LA 32^ “48 ORE OROBICHE”: TRA AMICI E… CULATELLO!

 

  • Sabato e domenica scorsi
  • 30 vetture storiche e di interesse collezionistico
  • Cultura e buon cibo tra Lonato, San Martino della Battaglia e Colorno

“Chi ben comincia è a metà dell’opera”. Mai detto fu più indicato per l’evento di apertura della stagione radunistica del Club Orobico Auto Moto d’Epoca di Pedrengo (BG), federato ASI-Automotolcub Storico Italiano: la “48 Ore Orobiche” – iscritta a Calendario Nazionale ASI – è stata un successo “a tutto tondo”, intanto perché ha permesso agli equipaggi partecipanti di scoprire alcuni tesori storico paesaggistici del Basso Garda, tra Lombardia ed Emilia, poi perché ha radunato un ottimo parterre di 30 auto costruite tra gli anni ’50 e i primi ‘2000 e infine – e questo è forse l’aspetto più importante – perché ha permesso la socializzazione e l’aggregazione in nome dell’amicizia e del “buon vivere” insieme, senza farsi mancare il piacere della tavola.

Il gruppo si è ritrovato per la partenza sabato (25 marzo) alla sede del Club a Pedrengo, dove gli equipaggi hanno ricevuto il saluto di amici e tanti curiosi che hanno ammirato le vetture partecipanti, dalle eleganti Jaguar XK120 ed E-Type alle grintose Lancia Delta Integrale e Ferrari 355, dalle spider di fascino come Mercedes 190 SL, Austin Healey 3000, Alfa Romeo Giulietta e Duetto alle raffinate e sofisticate Alfa Romeo 2600, Lancia Flaminia, fino alle più moderne Mercedes SLK e Porsche 911.

La prima tappa ha coinciso con la visita della Rocca di Lonato del Garda: sovrastante il bel centro storico dell’omonimo paese, è da sempre il suo simbolo, testimone dell’ingegno dell’architettura medievale nel coniugare strutture difensive con eleganti residenze, come la Casa del Capitano, al cui interno la guida ha fatto notare ai partecipanti i ricchi arredi che dal medioevo si spingono fino al neoclassico, gli affreschi e i dipinti degni di nota. Dalle sue mura merlate, i partecipanti hanno potuto godere del bel panorama sottostante e vivere un momento di relax nell’ampio parco che incornicia la struttura, dove hanno trovato posto anche le auto per una bella foto di gruppo.

Nel pomeriggio la carovana ha reso omaggio alla Torre Monumentale di San Martino della Battaglia, dalla quale cima si è potuto abbracciare con lo sguardo – anche grazie alla splendida giornata – l’intero lago di Garda e i suoi dolci rilievi costellati di vigneti: elevata nel 1880 nel territorio che fu terreno di uno dei più aspri scontri delle truppe italiche contro gli Austriaci di Francesco Giuseppe, quella nella quale furono impegnati i soldati del Regno di Sardegna e le truppe di Vittorio Emanuele II, alleatosi con Napoleone III, onora il ricordo dei tanti giovani periti. Nei suoi sotterranei, è infatti presente l’ossario che raccoglie i resti di 2619 uomini.

La domenica (26 marzo), dopo il pernottamento presso l’Hotel Bifi di Casalmaggiore, il gruppo ha sconfinato in Emilia per visitare l’imponente Reggia di Colorno: per volere di Francesco Farnese, nel XVIII secolo fu fatta erigere sull’antica fortificazione medievale, su modello delle grandi residenze francesi, tanto che oggi si presenta come una ricca residenza barocca di rara bellezza. A stupire sono stati soprattutto gli interni, con gli ampi saloni affrescati e stuccati, soprattutto le magnifiche “grottesche”, metodo di pittura elegante e leggiadra tipico proprio di queste zone, fra i quali esponenti spicca su tutti Andrea Mantegna.

Conclusione “in grande stile” con la visita alla Casa del Culatello, dove i partecipanti hanno potuto scoprire l’arte della lavorazione e conservazione di questa antica prelibatezza tutta Italiana, uno dei grandi prodotti della nostra cucina che il mondo ci invidia.

 

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