Pneumatici Fuori Uso: i numeri della gestione e del recupero in Italia – Rapporto EcoTyre

Comunicato ECO TYRE

 

Presentato il Rapporto EcoTyre

 

  • Gestiti oltre 40 milioni di kg di PFU nel 2020  il 102,11% degli pneumatici rispetto all’obiettivo di legge
  •  Oltre 13.600 gommisti e officine serviti in Italia
  •  Oltre 15.600 missioni di ritiro
  •  Da Gomma a Gomma: con Versalis (Eni) e AGR prosegue la messa a punto del processo di industrializzazione

 

EcoTyre è il Consorzio che da 10 anni è all’avanguardia nei servizi di gestione e ritiro dei PFU-Pneumatici Fuori Uso in Italia ed è anche il primo ad essersi posto l’obiettivo ambizioso di completare il ciclo della circolarità della gomma: rendere possibile l’impiego di gomma devulcanizzata, direttamente derivante da PFU, in nuove mescole di gomma utilizzabili per la produzione di pneumatici ed altri prodotti. Il progetto si chiama Da Gomma a Gomma e ad oggi, con Versalis (Eni) e AGR, è alla fase 4.0 cioè al processo di industrializzazione.

 

Il Consorzio ha da sempre avuto il primato nazionale per numero di Soci italiani, europei e internazionali che si affidano a EcoTyre per la gestione del fine vita degli pneumatici nuovi che immettono sul mercato ogni anno (776 Associati a dicembre 2020). EcoTyre genera un valore economico di circa 13 milioni di euro, che equivale a un’industria di medio grandi dimensioni, con un totale di 108 risorse impiegate tra dipendenti diretti e indiretti.

 

La raccolta in Italia

Nel corso del 2020 è entrato in vigore il Decreto Ministeriale 182/2019 che, tra le altre modifiche, innalza la quota di PFU che i Consorzi come EcoTyre ogni anno devono raccogliere e avviare al recupero. Si passa infatti dal 90% del peso degli pneumatici nuovi immessi sul mercato dai propri Soci al 95% considerando la riduzione di peso a causa dell’usura del battistrada. EcoTyre ha quindi rivisto il proprio Piano Nazionale di Raccolta per far fronte in modo tempestivo a questa richiesta normativa. Il risultato è stato pari a 40.486.339 kg raccolti nel corso del 2020, di cui 37.355.929 kg dalla rete nazionale del ricambio di pneumatici e il restante dalle attività presso i demolitori ACI e dalle iniziative volontarie di sensibilizzazione legate al progetto PFU Zero.

 

La rete logistica

L’organizzazione EcoTyre è basata su 126 EcoTyre Partner di cui 109 Logistic Partner – aziende specializzate nella logistica di ritorno – e 17 Recycling Partner che si occupano del trattamento e recupero. Nel 2020 sono stati effettuati 15.621 ritiri presso 13.637 (+1.000 rispetto al 2019) officine e gommisti sparsi su tutta la penisola, il 64% dei quali è di piccole dimensioni (con ritiri mediamente inferiore a 300 PFU), con un indice di puntualità medio, ossia la garanzia di effettuare il ritiro entro la data concordata, dell’84%. La raccolta è svolta in maniera capillare, dalle piccole isole ai comuni di montagna, con una logica di prossimità: i PFU raggiungono l’impianto di trattamento più vicino, riducendo km percorsi, costi ed emissioni inquinanti.

 

Il 93% della flotta dei Logistics Partner è Euro 5 ed Euro 6

Oltre a lavorare con una logica di prossimità, EcoTyre si affida ad aziende rispettose dell’ambiente. Basti pensare al fatto che il 93% dei mezzi su cui viaggiano i PFU sono marchiati Euro 5 o Euro 6 con un aumento di questi veicoli del 28% rispetto all’anno precedente.

 

Contributo ambientale

A partire dal 2020 l’ex Ministero dell’Ambiente, oggi Ministero della Transizione Ecologica, ha rivisto le categorie attraverso le quali si determina il contributo ambientale (l’importo che i consumatori versano quando acquistano uno pneumatico nuovo per coprire i costi di ritiro, trattamento e recupero dello pneumatico giunto a fine vita) per le diverse tipologie di pneumatici immessi sul mercato. Si è passati a 15 categorie non più suddivise per tipo di veicolo su cui le gomme verranno montate ma solo ed esclusivamente in base al peso del prodotto. Questo ha richiesto a EcoTyre una radicale ristrutturazione dei processi e dell’organizzazione della rete.

Nonostante gli adeguamenti operativi e gestionali, il Consorzio è riuscito a rendere efficiente il sistema di raccolta con ottimizzazione dei volumi e dei costi logistici, sempre mantenendo elevato il rapporto tra servizio e qualità ambientale di riciclo e garantendo in tal senso la competitività del sistema EcoTyre per tutti i propri Soci che raccolgono e versano il contributo destinato alle attività operative.

EcoTyre Live per una rendicontazione trasparente e tempestiva

EcoTyre ha investito e investe molto in un sistema di rendicontazione puntuale, tempestivo e trasparente per comunicare in modo semplice e immediato i risultati raggiunti. Sul sito del Consorzio è infatti disponibile EcoTyre Live, un cruscotto per visualizzare i dati di raccolta mese per mese, per area geografica e in base al tipo di PFU raccolti e gommisti serviti.

I dati sono sempre parametrati a quello che è il target mensile o per l’area di raccolta presa in considerazione.

 

I VANTAGGI DEL RICICLO E LE CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE

Ridare nuova vita alle materie contenute in uno pneumatico giunto a fine vita è possibile grazie al riciclo. Il 70% di uno pneumatico è composto di gomma riciclabile, oltre a un 20% di acciaio e un 10% di fibre tessili anche essi recuperabili. La gomma può essere oggi devulcanizzata e reimpiegata per la produzione di nuovi pneumatici grazie all’innovativo progetto “Da Gomma a Gomma” promosso da EcoTyre. Grazie all’accordo tra AGR e Versalis (la società chimica di Eni) si è entrati nella fase 4.0: mettere a punto soluzioni tecnologiche ed applicazioni per aumentare e migliorare il riutilizzo di gomma riciclata, in particolare elastomeri da usare in nuovi prodotti, tra cui nuovi pneumatici. La ricerca Versalis, con i suoi centri di Ravenna e Ferrara, quindi sta lavorando per la messa a punto formulativa e tecnologica di nuovi prodotti nelle applicazioni individuate.

Continua PFU Zero, il progetto di raccolta straordinaria promosso da EcoTyre che negli anni ha permesso di avviare al recupero quasi 2,5 milioni di gomme: l’85% dei PFU gestiti è stato raccolto rimuovendo grandi depositi di gomme abbandonate, cosiddetti stock storici, che hanno rappresentato per anni un problema annoso per i Comuni che li ospitavano e il restante 15%, pari a oltre 300 mila gomme, attraverso iniziative di sensibilizzazione in collaborazione con i principali partner a livello nazionale, come Legambiente e Marevivo.

 

AGGIORNAMENTI NORMATIVI

Sono due gli aggiornamenti normativi nel 2020 che hanno contribuito a rendere più ancor efficiente la gestione dei PFU in Italia: il Decreto End of Waste sulla gomma vulcanizzata da PFU (31 marzo 2020 n. 78) è un provvedimento che riconosce definitivamente il riciclo dei PFU quale caposaldo dell’Economia Circolare dei pneumatici in Italia; la Direttiva Obblighi di raccolta e di gestione dei PFU prot.n. 103883/MATTM dell’11.12.2020 che ha prescritto a una parte dei soggetti responsabili della gestione dei PFU in Italia (tutte le forme associate e i sistemi individuali con immesso superiore a 200 tonnellate l’anno) le modalità per intervenire nella situazione di emergenza rappresentata dai Pneumatici Fuori Uso giacenti sul territorio nazionale. Il provvedimento obbliga tutti i soggetti responsabili alla raccolta sul territorio di una quota aggiuntiva del 15% rispetto al target di riferimento derivante dal D.M. 182/2019 con conseguente eventuale adeguamento del contributo ambientale fissato.

Il 2020 è stato senza dubbio l’anno più complicato che il nostro Paese ha dovuto affrontare. La pandemia ha colto tutti di sorpresa e ha impattato pesantemente sull’attività. – ha commentato Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – “Grazie al contributo di tutti siamo riusciti a raggiungere, come Consorzio, i risultati e gli obiettivi originariamente previsti addirittura superandoli leggermente, garantendo il ritiro di PFU e riuscendo anche a mantenere un livello di operatività adeguato alla situazione. Nonostante le incertezze del contesto attuale, per il 2021 ci riproponiamo di continuare il nostro percorso di miglioramento cercando di mantenere il giusto equilibrio tra efficienza del servizio capillare, ricerca di avanguardia nell’Economia Circolare e un livello adeguato di eco-contributi ambientali. Come da tradizione grazie ai vari link con QR Code all’interno del Rapporto Annuale si può essere aggiornati su dati ed informazioni in tempo reale”.

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