LA BENTLEY SERIE T PIU’ ANTICA AL MONDO AVRA’ UNA NUOVA VITA

Comunicato BENTLEY MOTORS

 

  • La primissima Bentley Serie T inizia un restauro completo
  • Apprendisti e specialisti Bentley riporteranno alla vita al primo esemplare del 1965
  • La vettura è stata ritrovata dopo anni, non funzionante in un deposito
  • A restauro completato nel 2023, entrerà a far parte della Bentley Heritage Collection
  • Motore restaurato e telaio messo nudo-ora è il momento della carrozzeria
  • La serie T è stata la prima Bentley costruita con monoscocca
  • Realizzata dal designer di Bentley, John Blatchley, responsabile anche del disegno della R-Type Continental
  • Freni a disco su tutte e quattro le ruote, cambio Hydramatic e supporti del sottotelaio “Vibrashock”

 

Dopo anni chiusa in un deposito e senza vedere la strada la primissima Bentley Serie T viene riportata in vita grazie ad un importante restauro. Il V8 pushrod da 6¼ litri è stato avviato per la prima volta dopo 15 anni, e il motore e il cambio hanno dimostrato di essere in buone condizioni nonostante il lungo riposo. Dopo un progetto di restauro che richiederà almeno 18 mesi e che riporterà l’auto in condizioni eccezionali, l’auto si unirà alla Heritage Collection di Bentley, la collezione di vetture stradali che sta progressivamente ampliandosi e che insieme raccontano tutti i 103 anni della storia di Bentley.

La Serie T fu prodotta il 28 settembre 1965. Di proprietà di Bentley Motors questo modello girerà in tutto il mondo con la Heritage Collection, per la Serie T nel restauro è stata scelta la tonalità esterna Shell Grey e per gli interni è una pelle in tonalità blu.

La Serie T venne presentata per la prima volta al Salone dell’automobile di Parigi il 5 ottobre 1965 ed era significativamente diversa dal precedente modello, S-Type. In particolare, la Serie T fu la prima Bentley a utilizzare un metodo di costruzione unitario, utilizzando una monoscocca al posto della tecnica di telaio e carrozzeria separati di tutte le precedenti Bentley.

Il V8 da 225 CV e 6¼ litri fu originariamente progettato nel 1959 ed equipaggiava la Bentley S2. All’epoca il motore raggiungeva il più alto rendimento specifico per peso di qualsiasi auto di produzione nel mondo, con 2,7 lb/cv (1,2 kg/cv). Il motore fu considerato eccessivamente ingegnerizzato all’epoca, ma la sua forza intrinseca, l’affidabilità e il potenziale di sviluppo lo portarono a diventare il motore principale di Bentley per i successivi 50 anni. Quando il motore è stato ritirato nel 2019, forniva più del doppio della potenza e tre volte la coppia originale, producendo il 99% di emissioni in meno.

Nell’ottobre 2016, un gruppo di apprendisti ha iniziato il processo di ringiovanimento della serie T VIN 001. Iniziando con la rimozione delle finiture e il ricondizionamento della carrozzeria, la Serie T ha iniziato il suo viaggio per tornare in servizio attivo. Dopo i preparativi iniziali, il lavoro è stato messo in pausa mentre l’introduzione dell’attuale gamma di prodotti e le future attività di elettrificazione diventavano una priorità – ma con una rinnovata attenzione allo sviluppo della Heritage Collection, l’auto è ora pronta riprendere il lavoro di restauro.

La storia della serie T                                                                                                                            

Nel 1958 iniziarono i lavori di progettazione della prima Bentley monoscocca. Bentley era nota per le carrozzerie sostenute da un telaio separato, ma le aspettative e le esigenze dei clienti stavano cambiando in un’epoca in cui la produzione e commercio delle carrozzerie era in fase nettamente calante

I clienti volevano che le loro Bentley fossero leggermente più piccole “compatte” ma mantenessero lo spazio, il lusso e il comfort che si aspettavano.

Nel 1962, John Blatchley – famoso per aver disegnato la Continental R-Type – aveva completato un nuovo design esterno per una carrozzeria monoscocca in acciaio e alluminio. Il design migliorò lo spazio per i passeggeri della precedente S3, ma l’auto nel suo insieme era sette pollici (18cm) più corta, cinque pollici (13cm) più bassa e tre pollici e mezzo (9cm) più stretta. Lo spazio complessivo dell’abitacolo era aumentato e un bagagliaio più grande forniva più spazio per i bagagli.

Utilizzando il motore V8 appena sviluppato, sette prototipi furono sottoposti a test significativi, tra cui percorsi di resistenza di oltre 100.000 miglia (160.934 Km). Le innovazioni progettuali comprendevano sottotelai separati per trasportare il motore e la trasmissione, le sospensioni, lo sterzo e i gruppi dell’asse posteriore, con supporti in gomma “Vibrashock” sviluppati per isolare il rumore della strada e le vibrazioni.

La serie T aveva un telaio avanzato con sospensioni indipendenti su tutte e quattro le ruote con controllo automatico dell’altezza in base al carico. La pressione per le sospensioni autolivellanti proveniva dal sistema frenante idraulico triplo equipaggiato con freni a disco su tutte e quattro le ruote. La sospensione comprendeva doppi quadrilateri e molle elicoidali all’anteriore e bracci oscillanti al posteriore.

 

La Bentley Serie T fu salutata come un chiaro esempio di innovativa ingegneria, dato che fu la prima Bentley ad abbandonare la costruzione di un telaio separato, e la sua costruzione relativamente leggera fornì prestazioni impressionanti per una quattro posti nel 1965, con una velocità massima di 115 mph (185Km/h) e uno 0-62 mph (100Km/h) coperto in 10,9 secondi.

Furono prodotti 1.868 esemplari della prima generazione di T-Series, con un prezzo di listino prima delle tasse di 5.425 sterline e la maggior parte furono berline standard a quattro porte. Una versione a due porte fu creata nel 1966, e un anno dopo fu lanciata una versione convertibile, anche se i numeri di produzione non superarono le 41vetture. Un’auto di seconda generazione, conosciuta come T2, fu lanciata nel 1977 e rimase in produzione fino al 1980.

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