EICMA, IL SIGNORE LE BENEDICA!

Testo e foto MARCO FERRERO

 

 

Come diceva qualche anno fa un noto personaggio televisivo, un quesito sorge spontaneo: posto che in questo tipo di kermesse le “forme” e gli elementi di interesse su cui l’attenzione inevitabilmente si concentra maggiormente abbiano connotati tutt’altro che meccanici e motoristici, qualcuno ha mai posto attenzione al fatto che tra il pubblico presente non si assista mai (a meno che non abbiano avuto la cura e l’abilità di nascondere accuratamente la tonaca come Don Camillo prima di partire per la Russia) alla presenza di religiosi?

Volendo escludere a buon senso che sia il loro ruolo ad impedirglielo o che gli sia vietato, che i rappresentanti del clero non siano sportivi o non possano avere passioni motoristiche o che, e ci mancherebbe, non gradirebbero, sia chiaro, religiosamente parlando, la visione delle angeliche forme delle fanciulle (e non si venga a dire che gli angeli non hanno sesso!) presso gli stand, forse, e comprensibilmente, a turbarli maggiormente potrebbe essere il ricorrente accostamento, attrice quella parte di astanti che non eccelle per raffinatezza verbale o per “bon ton” espressivo, della Triade Divina, della Sacra Famiglia e della corte celeste ad una multiforme varietà di animali domestici e da fattoria, variopinto e multiforme al punto tale che forse lo stesso Presidente della Bestemmiatori Associati s.n.c. (società in nome quanto mai collettivo!) si sentirebbe in dovere di chiedere la partecipazione ad un corso di aggiornamento in merito.

Il tutto mentre qualcuno, più intraprendente degli altri, con la scusa pietosamente malcelata di farsi un selfie, tenta di avvinghiarsi come una liana alla malcapitata di turno dissimulando indifferenza ed applicando la mai dimenticata pratica della “mano morta”.

Premessa a parte e con tutto il dovuto rispetto che i religiosi, che non ne avranno a male per essere stati simpaticamente chiamati in causa, meritano, è innegabile che questo tipo di eventi sia in grado di richiamare una moltitudine di persone superiore a qualunque raduno politico, con unico elemento di certezza che questo contesto sappia, a prescindere dai “gusti” e dai punti di vista, trovare tutti concordi.

E’ altresì dato di fatto che gli stand che riscuotono maggior successo, quelli in cui, per capirsi, la concentrazione di persone è tale che uno se svenisse rimarrebbe comunque in piedi, sono quelli che espongono le ragazze più belle (e nessuna importanza ha quale prodotto producano o vendano!); le case lo sanno e, viva Iddio (tanto per rimanere in tema!), fanno sadicamente a gara per assicurarsi la presenza di quelle modelle, monsterine e ragazze immagine più avvenenti, più attraenti, più accattivanti, più dotate di sex appeal, lasciando, perché no, che talora vi siano, sia chiaro, per gli appassionati “puri”, anche scampoli di spazio per personaggi di spicco dello sport o di altri contesti.

Ovviamente, per chi operi a titolo professionale necessario appellarsi al più religioso stoicismo od ad un minimo di senso del decoro onde evitare di incorrere in figuracce da cavernicoli con la clava, seppur non negando di nascondere una malcelata e sincera invidia per i fidanzati delle fanciulle, visti come persone la cui fortuna li pone in un’ideale “top ten” della buona sorte.

Ed in mezzo a tutto questo “ben di Dio” (tanto per continuare a rimanere in tema) si fa fatica a realizzare che la manifestazione sarebbe anche motoristica, che vi sarebbero delle novità tecniche o dei nuovi modelli che vengono presentati, finendo inevitabilmente, prima o poi (ma più facilmente prima!), col concentrare diversamente l’attenzione.

In ultimo, tornando alla domanda iniziale, in fondo non ci sarebbe da stupirsi o da scandalizzarsi vedendo dei religiosi a queste kermesse, anche perché pure l’arte, sin dai tempi antichi e di cui i Musei Vaticani traboccano di esempi, ha sempre raffigurato figure femminili di piacevole aspetto.

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