AUTOSTRADE PER L’ITALIA: L’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO HA AVVIATO UN PROCEDIMENTO DI INOTTEMPERANZA CONTRO LA SOCIETÀ

Comunicato ALTROCONSUMO

 

Altroconsumo prosegue l’iniziativa contro Autostrade con la sua Class Action che ha già registrato 7mila pre-adesioni

 

Continuano i disagi alla viabilità causati dagli innumerevoli cantieri lungo tutto lo Stivale. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato nei confronti di Autostrade per l’Italia un procedimento di inottemperanza alla diffida inviata a marzo alla società, con una sanzione di 5 milioni, in cui si richiedeva la riduzione dei costi e/o il riconoscimento di rimborsi per i pedaggi di aree particolarmente critiche.

Fra il 2009 e il 2018 la società, concessionaria della gestione e manutenzione di più di 3mila km di autostrade italiane, ha volontariamente evitato di effettuare lavori di manutenzione obbligatori nelle infrastrutture, che ha cercato di recuperare negli ultimi 2 anni causando ulteriori problematiche alla viabilità e aumentando parallelamente i prezzi dei pedaggi (+28% secondo ISTAT e ministero delle Infrastrutture). Dopo la sanzione di 5 milioni di euro inviata a marzo dall’AGCM (a seguito della segnalazione Altroconsumo) che imponeva ad ASPI di porre fine alle pratiche scorrette verso i consumatori, la società non ha né ridotto i costi dei pedaggi, né ha adottato procedure che riconoscano rimborsi di alcun genere o agevolazioni tariffarie sulle tratte con le maggiori criticità causate dai lavori straordinari. Per questo motivo l’AGCM ha deciso di intervenire nuovamente avviando un procedimento di inottemperanza contro la società.

Altroconsumo, da sempre al fianco dei consumatori, il mese scorso ha lanciato una class action nazionale che garantisca un risarcimento medio ai consumatori per un totale di 220€ in media a persona (calcolo basato su dati Istat*), al fine di ripagare gli anni di inefficienza del servizio e l’ingiustificato e scorretto aumento dei pedaggi.

“La tutela dei consumatori è il nostro primo obiettivo e quando si verificano casi così gravi di mancanza di rispetto dei cittadini e pratiche scorrette nei loro confronti, nonché di inottemperanza a richieste di rimedi ai danni causati, non possiamo far altro che agire concretamente perché si ponga fine a queste pratiche”. Dichiara Federico Cavallo, Responsabile relazioni esterne Altroconsumo.Autostrade è venuta meno per lunghissimo tempo all’impegno di garantire la praticabilità e la sicurezza delle strade italiane e ha costretto i guidatori a sostenere pedaggi sempre crescenti, in cambio di un servizio assente o di pessima qualità, mettendo, inoltre,  una ‘toppa peggiore del buco’ al problema con gli inefficienti tentativi di porre rimedio ai danni causati in fretta e furia. Gli effetti sono evidenti a tutti gli italiani e coinvolgono tratti che interessano l’intera Penisola da Nord a Sud. Ecco perché, per noi, questa non è solo la somma di situazioni locali ma una grande questione nazionale. – ha proseguito – L’inottemperanza di Autostrade per l’Italia è un’ulteriore aggravante e dimostra che ASPI si ostina a non curarsi dei problemi che ha causato e a non intervenire riconoscendo rimborsi o riduzioni per i pedaggi.  Non possiamo che plaudire quindi all’azione dell’Antitrust, che dà nuova conferma di quanto da tempo sosteniamo. Ecco perché abbiamo deciso di lanciare una class action al fine di richiedere un risarcimento per i consumatori e siamo fieri di dichiarare che, a solo un mese dal suo avvio, più di 7mila persone hanno già deciso di pre-aderire e dare forza a questa azione”. Conclude Cavallo.

A questo link le istruzioni per aderire alla class action:

https://www.altroconsumo.it/azioni-collettive/rimborso-autostrade

*Calcolo risarcimento (fonte: dati Istat)

Ogni famiglia spende all’anno 88€in pedaggi autostradali circa. La spesa è stata moltiplicata per 10 (anni di mala gestione della rete autostradale), ottenendo la cifra di 880€. Altroconsumo ha chiesto al Giudice di riconoscere, in via equitativa, il 25% di questo importo, a favore di qualsiasi automobilista che abbia subito disagi in questi 10 anni: per un risarcimento medio di 220€.

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