MONACO GRAND PRIX HISTORIQUE, QUALI LE “CLASSI” IN GARA

TESTO E FOTO DI MARCO FERRERO

 

Come anticipato in un precedente articolo, sette erano le gare che si sono disputate durante la 12^ edizione del Monaco Gran Prix Historique, nella fattispecie, giusto ricordarlo:

Gara A – Louis Chiron – vetture da Gran Premio ante guerra (2^ mondiale) e vetturette,
Gara B – Juan Manuel Fangio – vetture da Gran Premio con motore anteriore costruite dal 1946 al 1960,
Gara C – Vittorio Marzotto – Vetture Sport con motore anteriore dal 1952 al 1957,
Gara D – Graham Hill – vetture di Formula 1 dal 1961 al 1965,
Gara E – Jackie Stewart – vetture di Formula 1 dal 1966 al 1972,
Gara F – Niki Lauda – vetture di Formula 1 dal 1973 al 1976,
Gara G – Gilles Villeneuve – vetture di Formula 1 dal 1977 al 1980.

Stante la durata dei periodi interessati e l’eterogeneità delle vetture che hanno corso in quei lassi di tempo, gli organizzatori hanno suddiviso ciascuna “gara” (e ciascun relativo periodo) in “sottoclassi”, al fine di poter classificare in modo più omogeneo i partecipanti e, nel contempo, stilare classifiche che consentissero a tutti di misurarsi ad armi pari con i propri avversari.
Una nomenclatura tutt’altro che facile, e che viene di seguito riassunta a beneficio di coloro, quest’anno purtroppo tutti, in quanto le gare si sono corse senza la presenza del pubblico sulle tribune, gli appassionati, e di coloro che non siano addentro certi aspetti più squisitamente “tecnici” e che stanno dietro le quinte, certamente più attenti ed interessati a quanto avviene in pista.

GARA A – LOUIS CHIRON – AUTO DA GRAN PREMIO E “VETTURETTE”


Classe 1 : Vetture da Gran Premio ante guerra
Classe 2 : Vetturette ante guerra

GARA B – JUAN-MANUEL FANGIO – VETTURE DA GRAN PREMIO CON MOTORE ANTERIORE COSTRUITE DAL 1946 AL 1960

Classe 1 : Vetture costruite tra il 1/1/1946 e il 31/12/1953 dotate do motore sovralimentato di cilindrata massima di 1.500 cc o motore non sovralimentato di cilindrata massima di 4.500 cc.
Classe 2 : Vetture di Formula 2 costruite prima del 31/12/1953, con motore non sovralimentato e cilindrata massima di 2.000 cc.
Classe 3 : Vetture di Formula 1 costruite tra il 1/1/1954 e il 31/12/1960 dotate di motore non sovralimentato di cilindrata massima di 2.500 cc, o motore sovralimentato di cilindrata massima di 750 cc.

GARA C – VITTORIO MARZOTTO – VETTURE SPORT CON MOTORE ANTERIORE DAL 1952 AL 1957

Classe 1 : Vetture equipaggiate di motore di cilindrata compresa tra 1.5 L e 2 L.
Classe 2 : Vetture equipaggiate di motore di cilindrata oltre 2 L dotate di freni a tamburo.
Classe 3 : Vetture equipaggiate di motore di cilindrata oltre 2 L dotate di freni a disco.

GARA D – GRAHAM HILL – VETTURE DI F1 DA GRAN PREMIO DAL 1961 AL 1965

Classe 1 : Vetture equipaggiate di motori a 4 o 6 cilindri.
Classe 2 : Vetture equipaggiate di motori a 8 o 12 cilindri.

RACE E JACKIE STEWART – VETTURE DI F1 DA GRAN PREMIO DAL 1966 AL 1972

Classe 1 : Vetture che hanno corso in Grand Prix di Formula 1 tra il 1/1/1966 e il 31/12/1969.
Classe 2 : Vetture costruite tra il 1/1/1970 e il 31/12/1972, equipaggiate di motore Ford-Cosworth DFV.
Classe 3 : Vetture costruite tra il 1/1/1970 e il 31/12/1972, equipaggiate con altri motori.

RACE F NIKI LAUDA – VETTURE DI F1 DA GRAN PREMIO DAL 1973 AL 1976


Classe 1: Vetture equipaggiate di motore Ford-Cosworth DFV.
Classe 2 : Vetture equipaggiate con altri propulsori.

RACE G GILLES VILLENEUVE – VETTURE DI F1 DA GRAN PREMIO DAL 1977 AL 1980


Classe 1 : Vetture progettate per non sfruttare l’effetto suolo.
Classe 2 : Vetture progettate per sfruttare l’effetto suolo, equipaggiate di motori Ford-Cosworth DFV.
Classe 3 : Vetture progettate per sfruttare l’effetto suolo, equipaggiate cin altri propulsori.

Onestamente, quella sopra riportata appare una suddivisione più per esperti che per neofiti, certamente dotata di una sua logica ma poco compatibile con la pura passione di chi assiste all’evento sportivo come appassionato; una citazione tuttavia doverosa, non fosse altro per spiegare come dietro ad un evento di vetture storiche che copre una così ampia durata risiedano implicazioni non indifferenti, soprattutto quelle regolamentari che nel corso dei decenni sono state più e più volte modificate.

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