Formula 1: Red Bull chiede chiarimenti alla FIA sul DAS

DILETTA COLOMBO PER AUTOMOTO.IT

Il weekend in Austria inizia nel segno delle controversie: se ieri Sebastian Vettel aveva aperto le danze, rivelando che la Ferrari non gli ha mai fatto alcuna offerta per il rinnovo del suo contratto – circostanze confermate ex post dal team principal Mattia Binotto – oggi è la volta della Red Bull, le cui rimostranze si muovono sul piano tecnico. Tramite il boss Chris Horner, la scuderia di Milton Keynes ha fatto sapere di aver chiesto chiarimenti alla FIA sull’ottemperanza alle norme del DAS della Mercedes.

Ai microfoni di Sky Horner in merito alla legalità del DAS ha spiegato: «dipende da cosa effettivamente fa e cosa permette di ottenere. Ogni componente deve guadagnare il proprio posto sulla monoposto. Si tratta di un sistema intelligente e ingegnoso, ma le regole sono molto complesse, bisogna semplicemente capire in quale parte del regolamento si inserisce». A mesi dalla prima apparizione in quel di Barcellona, il DAS continua a far discutere, ed era inevitabile che fosse così, visto che la Mercedes lo ha prontamente impiegato nelle prove libere del venerdì mattina.

Scelta legittima, dal momento che la FIA ha dato il via libera all’utilizzo del DAS, ma solo per la stagione 2020: dal prossimo anno sarà bandito. Ma per evitare che la corazzata Mercedes guadagni ancora più margine sulla concorrenza, c’era da aspettarsi che i rivali chiedessero delucidazioni alla Federazione. E a farlo è stata quella Red Bull che sulla carta appare come la scuderia più papabile a dare del filo da torcere alla Mercedes, specie nelle prime gare dell’anno. Per ora, la Mercedes si è accomodata davanti a tutti nelle FP1, con Lewis Hamilton e Valtteri Bottas veloci e contenti del bilanciamento della loro W11; alle loro spalle, Max Verstappen, reduce da due vittorie al Red Bull Ring.

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