F.1 Sergio Perez in Red Bull, Tsunoda in Alpha Tauri

DILETTA COLOMBO PER AUTOMOTO.IT

La notizia era nell’aria da giorni, ma ora è arrivata l’ufficialità. La Red Bull ha scelto Sergio Perez per affiancare Max Verstappen nella stagione 2021 di Formula 1. Perez, 30 anni, è passato nel giro di pochi mesi da licenziato di lusso alla Racing Point, che gli ha preferito Sebastian Vettel per il futuro come Aston Martin, a pilota le cui quotazioni sono schizzate alle stelle dopo una stagione ottima, culminata con la vittoria, la prima in carriera, nel caotico Gran Premio di Sakhir di poche settimane fa. Dopo questo successo, era andata in scena una sorta di sommossa popolare per la conferma di Perez in F1, guidata dal Messico, nazione di grandi appassionati di motorsport strategica anche per Liberty Media.

I ben informati hanno parlato di pressioni dai piani alti sulla Red Bull affinché scegliesse Perez come compagno di squadra di Verstappen. A prescindere da queste indiscrezioni, si tratta di una decisione in controtendenza con la filosofia portata avanti dalla scuderia di Milton Keynes negli ultimi anni. Il prossimo pilota del team non è un giovane del vivaio, ma un trentenne che non ha bisogno di dimostrare spasmodicamente le proprie capacità paragonandosi a Verstappen. Questo non vuol dire, però, che Perez sia una scelta pacifica e di comodo per Verstappen, visto che il messicano è un peperino sia in pista che fuori.

La convivenza tra Verstappen e Perez rischia di non essere semplicissima. E, anziché scegliere un pilota più congeniale a Max, come Nico Hulkenberg, si è puntato su una scelta di maggiore qualità, per racimolare il maggior numero di punti possibili nel mondiale costruttori, costi quel che costi. Verstappen, dopotutto, non si lascerà certo intimorire da Perez. Potrebbero volare scintille, però, a tutto vantaggio dello spettacolo in pista. E una decisione di questo tipo potrebbe costituire un messaggio velato a Verstappen, che in molti vedono interessato a passare ad altri lidi tra qualche tempo. Come a dire che il team non necessariamente deve essere costruito sulle sue esigenze, se ne va del risultato finale.

L’arrivo di Perez – con un contratto inizialmente annuale – chiude di fatto le porte della Formula 1 ad Alexander Albon, uscito distrutto psicologicamente da una stagione in cui ha commesso moltissimi errori, diventando l’ombra di se stesso. Sarà il terzo pilota della Red Bull, mantenendo aperti i rapporti coi “bibitari”. Ma, rispetto a 12 mesi fa, è una soluzione che sottende un disastro. La discesa agli inferi di Albon è stata la riprova del fatto che Verstappen sia stato l’ingranaggio che ha inceppato il meccanismo oliato del vivaio della Red Bull. Ci voleva un coraggioso cambio di direzione. E così è stato. Resta da vedere quanto la coppia Verstappen-Perez possa rivelarsi esplosiva.

Yuki Tsunoda in Alpha Tauri nel 2021

Un altro segreto di Pulcinella del Circus è stato svelato. Yuki Tsunoda correrà per l’Alpha Tauri nella stagione 2021 di Formula 1, affiancando il confermato Pierre Gasly. Tsunoda, pilota del vivaio di Honda, riporterà il Giappone sullo schieramento di F1 dopo un assenza di sei anni. E sarà il primo nato nel nuovo millennio ad approdare nella massima serie. Classe 2000, Tsunoda aveva meno di un anno quando Fernando Alonso e Kimi Raikkonen, suoi futuri colleghi, esordirono a Melbourne nel 2001. Un vero e proprio gap generazionale, insomma.

La conferma di Tsunoda sancisce l’addio alla Formula 1 di Daniil Kvyat, protagonista di una storia travagliata con la Red Bull. Promosso, retrocesso, licenziato e recuperato per mancanza di alternative, il russo lascia spazio a Tsunoda, convincente nella stagione di Formula 2 che si è appena conclusa. Sbrigata la pratica della superlicenza, è pronto al grande salto. L’ultimo giapponese a correre in F1 fu Kamui Kobayashi, fino al 2014. «Come per la maggior parte dei piloti, correre in F1 è sempre stato il mio obiettivo, quindi sono molto contento di questa notizia», ha dichiarato Tsunoda.

«Voglio ringraziare l’Alpha Tauri, la Red Bull e il Dottor Marko per avermi dato questa opportunità e, ovviamente, anche Honda, che mi ha supportato così tanto nella mia carriera, dandomi l’opportunità di correre in Europa. Devo poi ringraziare i team per cui ho corso prima di raggiungere questo obiettivo, in particolare la Carlin, con cui ho imparato tantissimo quest’anno. Mi rendo conto che molti fan giapponesi della F1 riporranno fiducia nei miei confronti il prossimo anno. Farò il mio meglio anche per loro», ha aggiunto Tsunoda.

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