F.1 Monza, le traversie per accedere (a pagamento) al walk about. La protesta dei lettori

DI GIOVANNI GAMBA
“Pronto Ale, compriamo i biglietti per il GP di Monza?”
“Beh si, meglio portarsi avanti”
“Perfetto, allora ci penso io”
Ho comprato i biglietti il 18 febbraio, abbonamento di tre giorni per la tribuna interno Parabolica, ancora prima che iniziasse la stagione di Formula 1.
In fondo Monza è una delle corse più attese di tutto l’anno, meglio accaparrarsi subito i posti migliori.
L’abbonamento di tre giorni è l’unico che permette di poter partecipare alla sessione autografi del giovedì pomeriggio e di incontrare da vicino i propri idoli, magari riuscendo a strappare un autografo o un selfie.
Ad agosto escono tutte le direttive precise circa il programma del week-end. Cosa leggo? Solo 600 posti disponibili per la sessione autografi?! Ma ci stiamo prendendo in giro? Alle 12 in punto del 27 agosto si sarebbe aperto un link in cui inserire i dati del biglietto… dopo di che… bisognava sperare di essere tra i prescelti.
Fino al 2018 poteva partecipare chiunque avesse un abbonamento di tre giorni (anche il prato andava bene). L’anno scorso la gestione del giovedì aveva lasciato alquanto a desiderare… però almeno a nessuno era impedito di partecipare.
Voi direte: ”Eh! Va beh, se ci sono solo 600 persone almeno verrà gestito tutto bene”.

Una gestione caotica degli ingressi

Beh ok, questo è il minimo, ma per quale motivo la quasi totalità della gente che ha acquistato un abbonamento tre giorni tribuna dovrebbe essere escluso?
Io sono stato uno delle tantissime persone che ha avuto problemi a registrarmi. Il mio amico ci è riuscito, io ho fatto la sua stessa procedura ma magicamente compariva la scritta “Biglietto non valido per la sessione autografi”.
Dopo un paio d’ore di continui tentativi sono andato in Autodromo a chiedere spiegazioni.
Il ragazzo della direzione, gentile e disponibile, mi dice: “C’è stato un problema col server, che non è gestito da noi… ma il tuo caso dovrebbe essere risolvibile”.
Nell’attesa il telefono del centralino continuava a squillare, tutte telefonate di appassionati disperati che non riescono a inserire i dati del proprio biglietto. La segretaria era esausta dalle tante telefonate, i tifosi disperati.
Ho colto l’occasione per andare a vedere di persona il mio posto in tribuna: bello, bellissimo. D’altronde Monza è Monza.
Torno in direzione e mi viene assicurato che l’autorizzazione per entrare alla sessione autografi mi verrà inviata per mail. Mi fido e torno a casa. Faccio sosta in un bar per bere qualcosa di fresco in questa giornata così afosa. Vibra il telefono. Sono dentro!! Sono tra i 600.
Contento… si… più o meno.
Io sono uno studente, sono in vacanza e oggi non avevo nulla da fare, potevo permettermi di partire da Bergamo e andare in Autodromo a chiedere spiegazioni di persona. Ma ci sono tantissimi adulti e ragazzi che lavorano e che non possono permettersi di passare ore al computer per un errore del server, men che meno di andare direttamente a Monza. C’è gente che viene dall’estero per il gran premio d’Italia, permettete che vogliano anche loro farsi due foto con i piloti?

La signorina in direzione mi ha riferito che un tifoso aveva preso un giorno di ferie per rientrare tra i 600. Non ci è riuscito. Che vergogna, che brutta figura Monza! Per il secondo anno di fila siete riusciti a creare disguidi e disappunto a centinaia se non migliaia di fan. Sempre in direzione mi hanno riferito che i biglietti tribuna venduti quest’anno sono circa 100.000. pazzesco! Su 100.000, solo 600 possono entrare? Ripeto, che vergogna.

Io adoro questo sport e non smetterò di seguirlo per dei problemi burocratici. Ma la Formula 1 non è fatta solo di fan sfegatati che darebbero qualunque cosa pur di avere un autografo e vedere una gara. C’è anche gente che inizia anche ad averne piene le scatole di tutta questa burocrazia… al diavolo le carte e non facciamo scappare i tifosi.
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