F.1 GP STIRIA Per Ferrari se gara bagnata, gara sfortunata. Ecco perché

DILETTA COLOMBO PER AUTOMOTO.IT

La Ferrari, nel sabato del Gran Premio di Stiria, non ha seguito il solito copione. Se solitamente la Rossa è veloce nelle qualifiche, per poi plafonare in gara, oggi il Cavallino rampante ha faticato sul giro secco. Charles Leclerc è riuscito a passare il taglio della Q2, concludendo poi la Q3 in settima posizione, mentre Carlos Sainz, dodicesimo, si è fermato alla seconda tranche della lotta per la pole position. McLaren e Alpha Tauri, oggi, ne avevano di più sul breve tracciato di proprietà della Red Bull.

In termini di assetto, la Ferrari sembra aver puntato più alla gara, rispetto alla qualifica. E in effetti issarsi nelle propaggini più nobili della classifica il sabato per poi sprofondare la domenica non è molto utile. La crudele illusione del sabato ha indotto spesso i tifosi a nutrire speranza rivelatesi infondate. E, soprattutto, la Ferrari, come dice spesso il boss Mattia Binotto, deve capire. I problemi nella gestione delle gomme vanno apparentemente oltre il nodo spinoso dei cerchi, irrisolvibile per via del congelamento della componente per il 2021. Così come si cercano accorgimenti, per quanto minimi, che possano rendere la Rossa più flessibile e costante.

E che la Ferrari abbia un bisogno disperato di raccogliere dati utili lo si evince da quanto ha dichiarato Leclerc ai microfoni di Sky. Il monegasco ha spiegato di non desiderare la pioggia per la gara di domani, “perché ci serve una gara pulita”. Il motivo è presto detto. Con un’ora di prove libere in meno il venerdì, riesce difficile simulare un long run della lunghezza necessaria per comprendere al meglio la SF21, capricciosa e limitata sulle piste che non rientrano nelle sue preferenze. In quest’ottica, la gara diventa fondamentale per racimolare dati.

Ma, a ben vedere, la pioggia potrebbe anche dare problemi di un altro genere alla Ferrari. La SF21, in soldoni, sembra accusare inconvenienti nella gestione delle gomme sia con il caldo che con il freddo. Le temperature elevate generano grattacapi con gli pneumatici posteriori, mentre dall’altro lato dello spettro atmosferico il rischio è che si crei graining all’anteriore. Meglio, allora, una corsa sull’asciutto, con un clima mite come quello in cui la Rossa ha effettuato le simulazioni del passo gara. Con buona pace di chi preferirebbe il maltempo per sparigliare le carte in tavola.

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