F.1 GP SPAGNA Dalla pole al ritiro il sogno sfumato della Ferrari

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

BARCELLONA – Il sogno di vincere in Spagna era qualcosa di più di un semplice desiderio per la Ferrari. Perché oltre la pole di Leclerc c’era anche un passo gara e una certa superiorità generale che faceva ben sperare. E in effetti, scattato dalla pole e riuscito a tenersi Verstappen alle spalle, Leclerc aveva già fatto tutto per bene quello che doveva fare.

LECLERC PERFETTO NELLA SUA GARA

Stare davanti alle Red Bull era fondamentale nel primo stint di gara e lui lo ha fatto. Poi l’errore di Verstappen con l’uscita di pista alla curva 4, la stessa in cui due giri prima Sainz aveva vanificato il suo GP di Spagna dopo una partenza sbagliata che dal terzo posto lo aveva già relegato nel gruppetto dei dannati. Fatto sta che al 27 giro l’epilogo e la fine del sogno e del desiderio di vincere in Spagna: “Non abbiamo una risposta precisa per quanto accaduto a Charlesha detto il responsabile della GES Binotto – indagheremo a Maranello e certamente per Monaco domenica prossima avremo una risposta precisa. Con Carlos c’è stato un problema in partenza, si era mosso un attimo in anticipo prima del semaforo e nel controllare che tutto fosse in ordine, è scattato male, poi c’è stata l’uscita e il recupero fino al quarto posto”.

SAINZ PARTENZA SBAGLIATA E TESTACODA

Una gara deludente con la classifica del mondiale sempre più aperta e un ritiro che non ci voleva: “Diciamo che ci sono degli spunti positivi. Perché è vero che abbiamo subito un problema tecnico ma è il primo della stagione e finora abbiamo mostrato una affidabilità superiore ai nostri rivali. Il passo gara era soddisfacente e anzi eravamo molto veloci, per cui sono contento per aver questi dati positivi“.

UN MONDIALE SEMPRE PIU’ APERTO

Il mondiale però è riaperto con la vittoria di Verstappen…Veramente il mondiale non si è mai chiuso ed è sempre restato aperto per cui continua ad esserlo ancora, non vedo differenza rispetto a prima. Andiamo a Montecarlo fiduciosi per quello che abbiamo mostrato e per il nostro pacchetto che dimostra di essere competitivo”.

TEMPERATURE ALTE O TURBO PER IL KO?

Se per il problema di Leclerc, dovuto forse alle alte temperature (o per il turbo rotto) che sul finire hanno pure rallentato le Mercedes, tanto per citare dei rivali , per Sainz resta il dubbio del perché lo spagnolo ad ogni gara abbia dei problemi. Stavolta, per fortuna, ha potuto recuperare fino al quarto posto dopo il testacoda alla curva 4. La F1-75 ha un assetto in cui va guidata col sovrasterzo abbondante, una caratteristica di vettura che esaltava piloti come Schumacher e che ad alcuni risulta indigesta.

Forse questa caratteristica rende la vita difficile a Sainz che preferisce un assetto diverso anche se poi si rivela meno performante. E poi il confronto con Leclerc, uno velocissimo, la gara di casa con tutte le pressioni inerenti, la partenza sbagliata e il gioco è fatto…

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