F.1 GP MESSICO Bottas in pole davanti ad Hamilton e Verstappen. Sainz sesto primo ferrarista

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

La qualifica che non ti aspetti. Ovvero due Mercedes con Bottas davanti ad Hamilton e le due Red Bull indietro, sulla pista in teoria più favorevole alle monoposto motorizzate Honda. Le sorprese del Messico non finiscono qui, visto che Gasly con la Alpha Tauri ha regolato il gruppetto alle sue spalle composto da Sainz, Ferrari, Ricciardo, McLaren e Leclerc, con la seconda Ferrari.

FERRARI DUE GIORNI DA ROMPICAPO

E qui sarebbe il caso di capire perché la rossa, che in teoria doveva fare sfracelli, in realtà in due giorni non ha mai trovato l’assetto giusto. Prima perché aveva poco carico, poi perché inguidabile con sottosterzo che diventava sovrasterzo all’improvviso. E per non dimenticare i problemi di Sainz a inizio qualifiche con un motore da resettare e che aveva fatto pensare al peggio… Comunque sia, davanti Bottas in pole  e Lewis a inseguire. Una costante di queste prove messicane che aprono la porta a diverse ipotesi: Bottas è rilassato, dopo aver lasciato la Mercedes se la prende comoda e guida rilassato.

HAMILTON SBAGLIA, BOTTAS NO…

Hamilton forse sente la pressione al punto da mettere qualche sbavatura qua e là. Ma non è che Verstappen sia immune, basti vedere l’ultimo giri di qualifica quando Perez è uscito largo dopo essersi distratto da Tsunoda, anche lui per prati. “Che due idioti” ha detto Verstappen via radio al box, salvo poi sbagliare la frenata nella parte lenta del tracciato, prima del traguardo, e dimostrare che forse è meglio prima finire il giro e poi, dopo, magari contestare i rivali.

PEREZ, EROE MANCATO DELLE QUALIFICHE

Con i lunghi rettilinei, le scie pazzesche del tracciato e una partenza che si preannuncia caotica, lo spettacolo è assicurato. Con la platea pronta a osannare l’idolo di casa, Sergio Perez (al box con tutta la famiglia) e sperare in un colpaccio unico, primo messicano a vincere in Messico. Intanto Bottas, sorridente come non mai (alla faccia “del non abbiamo perso un fenomeno” detto da Toto Wolff) sta dimostrando che non è poi così da buttare. Anche se poi la gara, con un mondiale aperto per Hamilton (a meno 12 da Verstappen) dirà ben altro.

E SE FOSSE LA RIVINCITA DEI NUMERI 2?

A meno che non scatti la rivoluzione dei numeri due: ovvero Perez che se ne infischia del team e Bottas faccia altrettanto. Poco logico in vista campionato, ma molto più bello e godibile se dovesse avvenire. Infine, una nota pleonastica: nella Q3 c’erano due Mercedes, due Red Bull, due Ferrari, due McLaren e due AlphaTauri. Come dire che non ci si inventa niente a questi livelli. Il gioco delle coppie in F.1 ormai è un classico da troppo tempo, speriamo che dal prossimo anno, regole nuove, le cose migliorino anche se abbiamo dei dubbi…

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