F.1 GP GRAN BRETAGNA Oscar Piastri e quel mezzo sorriso che viene dalla Toscana

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

“Sto ragazzo ha più personalità della metà dei partenti in griglia e la freddezza di tenere tutto sotto controllo, vedrete non deluderà”. Parola di Mark Webber quando raccomandava Oscar Piastri agli amici giornalisti. Passato il tempo del rodaggio, a Silverstone è mancato poco che l’australiano di origini italiane cogliesse il suo primo podio, ha concluso 4, ma ha tenuto dietro George Russell, l’altro beniamino locale con la Mercedes: “ma quanto va forte con le gomme dure questo qua” ha urlato via radio Russell, ma Piastri era imperturbabile e cercava piuttosto di riprendere quel podio che sembrava alla sua portata.

Contento per la squadra, meno per se stesso. Il processo di crescita continua, a quanto pare…”Ho avuto difficoltà di adattamento e sto ancora imparando – ci ha detto di recente – non ho ancora preso il passo giusto e a volte qualche dettaglio mi ha impedito di ottenere di meglio”. Sempre serio, ride poco, un difetto…”Sono concentrato in quello che faccio ma giuro che mi diverto anche io…”. Origini italiane ma non spiccica una parola: “I miei nonni sono di origine toscana, si sono trasferiti in Australia tanti anni fa e questo è tutto quello che so della mia parte italiana, non parlo una parola anche perché loro in casa parlavano solo inglese, quindi a parte pasta, pizza, ciao come stai, non è che vado molto oltre”.

Beh, sarebbe il caso di impararlo, visto che fra qualche tempo potrebbero aprirsi delle porte in qualche squadra italiana…”Ah sì? Interessante. Ma credo di dover finire il mio lavoro e crescere con la McLaren che mi ha dato la possibilità di debuttare in corsa in F.1. Sono contento davvero” solo che lo dice con quell’espressione mezza triste e poco convinta che si fatica a credergli. Lo sai che Webber dice meraviglie di te?Sì grazie, gentilissimo. Il problema però è farle queste meraviglie…”.

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