F.1 GP FRANCIA Ferrari, dopo i lampi rossi, torna il gambero del 2020: doppiati e fuori dai punti

DI PAOLO CICCARONE

LE CASTELLET – Due lampi rossi in una stagione. Le pole di Montecarlo e Baku. Poi la discesa agli inferi della Francia. Una Ferrari a due facce e non si capisce quale sia quella vera. Quella esaltante delle pole di Leclerc o quella deludente del monegasco, 16 posto, doppiato e fuori dai punti, al pari di Sainz, che almeno è 11? Difficile da capire. Di certo la gestione delle gomme su questa pista ha influito. Se non sei più che perfetto non vai da nessuna parte. Già in prova Leclerc ha accusato del sottosterzo che lo ha relegato indietro in griglia. Come al solito, sul giro secco la Ferrari si è difesa e i piloti ci hanno dato dentro, ma poi in gara il ritmo era insostenibile.

IN GARA UN GAP DI QUASI 2 SECONDI AL GIRO

Un esempio? Al sesto giro  Sainz era a 9.5 secondi, Leclerc a 11.4. Ovvero a parità di gomme uno si era preso 1.5 secondi al giro, l’altro quasi 2 secondi al giro. Situazione peggiorata nel finale con un Hamilton e gomme andate che girava in 1.38 mentre Leclerc, col secondo pit e gomme più fresche, non andava oltre 1.39, per giunta anche più lento di Giovinazzi con l’Alfa Romeo, che dal punto di vista aerodinamico non è proprio un fulmine di guerra.

Quindi la combinazione aerodinamica, motore telaio in Francia ha fatto la differenza e visto che nelle gare precedenti c’era la pole position, si capisce come sia complicato capire e gestire le gomme in questa fase di campionato, con una macchina il cui sviluppo si è fermato, al pari dei rivali, visto che dal prossimo anno cambiano le regole e non vale la pena investire oltre. Di tutto questo si avvantaggiano i diretti rivali della McLaren che piazzano Norris e Ricciardo al quinto e sesto posto, diventando la terza forza del mondiale.

IN AUSTRIA DIFFICILE FAR MEGLIO MA SI SPERA

Se l’andazzo resta questo, e per giunta in Austria potrebbe peggiorare, difficile mantenere fede all’obiettivo del terzo posto nella classifica costruttori e di una vittoria nella stagione visto che i due jolly, Baku e Monaco, sono andati sprecati e non si sa se si riesce a bissare nelle prossime corse. E’ un mondiale da alti e basse, da montagne russe, anzi rosse, che disorienta e stupisce e fa fare un passo indietro al 2020, dove certe prestazioni erano normali, si fa per dire. Questa stagione doveva essere diversa e qualcosa si era visto con prestazioni di assoluto rilievo. Questo passo indietro da gambero rosso deve far pensare e sperare che sia solo il frutto di una gara disgraziata da dimenticare quanto prima.

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