F.1 GP BELGIO C’era una volta la vecchia Spa, ecco cosa è rimasto del circuito

TESTO  FOTO e VIDEO DI GIUSEPPE MAGNI

Haute de la Côte, Burneville, Malmedy, Masta, Holowell, Stavelot, Blanchimont… Un giro sui sette chilometri (più sette del vecchio tracciato) della vecchia Spa apre gli occhi e il cuore sul mondo antico delle corse automobilistiche. Un mondo romantico, dominato solo dalla sublime febbre della velocità, inseguita e perseguita con un coraggio e una temerarietà senza pari, che faceva lanciare quegli eroi, quei veri eroi, su queste strade, su questo asfalto commovente e meraviglioso di quella che sembra una normale strada collinare, senza alcun cordolo, senza alcuna via di fuga né track limit.

Giù, in discesa, da Haute de la Côte a Holowell, lanciati a oltre duecentotrenta chilometri di media oraria in una vertigine senza fine, accompagnati, molto spesso, da un tempo da tregenda, con piogge fredde quanto erano caldi quei cuori. Poi su, da Stavelot a Les Combes, passando per la Source e Eau Rouge, comprese anche nella versione odierna del circuito.

 

 

A lato del vecchio tracciato in disuso, un camping per gli appassionati moderni

 

Luoghi che riportano alla essenza vera di questo che non é uno sport, ma un modo di intendere la vita, di giocarsela andando veloci, sempre più veloci su queste curve, su queste strade anguste, chiusi in quei sigari di metallo colorato. Dominati da una adrenalina paradisiaca, inseguendo il sogno di arrivare primi, di prevalere sugli avversari, sulla pioggia e su quegli alberi, così maledettamente vicini, aprendosi al sorriso finale, trionfo della vita vissuta davvero, in una gioia che si cingeva di alloro…

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