CONTROMANO La nuova F.1 fantastica? Eppure a volte sfiora il ridicolo…

DI RODOLFO INTELISANO

Non starò a parlare della vittoria della Ferrari in Australia perché si è già detto tutto e anche di più, compreso un, secondo me, alquanto improponibile parallelo tra Leclerc e Villeneuve… Vorrei invece parlare di questa nuova Formula Uno che ci si ostina, e non solo per motivi di marketing, ma anche in perfetta buona fede, a definire fantastica. Proseguendo nella mia direzione ostinata e contraria, per dirla con il poeta, vi dico, a mio modesto avviso, cosa le manca per definirla davvero bella, al di là dei certamente bei duelli che Leclerc e Verstappen ci hanno regalato nelle prime due gare.

PRIMA FAKE NEWS: E’ FACILE SUPERARE

Cominciamo dalle prima fake news che gira: “con queste macchine è facile superare”. Lo dicono anche i piloti che sicuramente è più facile stare vicini alla vettura che precede, anche perché queste nuove gomme hanno un degrado inferiore e, finalmente, sono meno sensibili alla così detta “finestra di utilizzo” sulla quale si rompevano la testa gli ingegneri fino allo scorso anno, ma questo non significa che il sorpasso sia diventato una cosa facile quando sei nettamente più veloce, come dovrebbe essere, e per tutti cito l’esempio di Gasly con Stroll proprio in Australia.

GASLY STROLL, NEMMENO COL DRS SI SUPERA

Se non si riesce a passare neppure con i DRS immaginiamo di toglierlo e non vedremo più un sorpasso. Però è anche vero che il DRS è un artificio e quello che va sicuramente eliminata è la possibilità, come è avvenuto a Jedda, di avere due zone DRS in sequenza, perché vedere i piloti che frenano per farsi passare e quelli dietro che a loro volta frenano per NON passare, non è proprio un bello spettacolo. La Formula Uno non è una gara di ciclismo su pista o perlomeno non dovrebbe ridursi a tanto.

PROPOSTA RICCIARDO: ALLUNGARE SPAZI DI FRENATA.  COME?

Soluzione? Ricciardo che è un gran staccatore ha sollevato il problema: bisogna allungare gli spazi di frenata. La soluzione però non ce l’ho e la lascio ai tecnici. E passiamo ai punti dolenti che riguardano la parte sportiva: rapidità delle decisioni dei commissari e della direzione gara. Non è ammissibile che, con mille telecamere, telemetria, controlli da remoto e chi più ne ha più ne metta si debbano attendere ore per avere un ordine di arrivo o una starting grid definitiva.

A CHE SERVE IL VAR IN F.1 VISTI I TEMPI DI REAZIONE?

Ve lo immaginate una partita di calcio dove l’arbitro si riserva di guardare il VAR a fine partita? Sarebbe ridicolo o no? E perché invece non lo consideriamo ridicolo per la Formula Uno? Le decisioni, giuste o sbagliate che siano, vanno prese in tempo reale ed è ridicolo che proprio la categoria che rappresenta l’emblema della velocità poi prosegua a passo di lumaca nelle decisioni. Bandiere gialle, bandiera rossa, virtual safety car, safety car. Qui problema è serio, concerne la sicurezza e non riguarda solo la Formula Uno.

TROPPI SEGNALI NESSUNO LI RISPETTA. IL CASO PEREZ AD ESEMPIO…

Il fatto è che da quando sono state introdotte tutte queste nuove forme di segnalazione di un pericolo in pista che obbligano i piloti a rallentare le bandiere gialle, anche doppie sventolate che una volta erano la massima segnalazione di pericolo, non le rispetta più nessuno. Se poi ci si mettono anche i commissari che considerano rallentamento una riduzione della velocità di 14 Kmh! Allora fanno bene i piloti a non togliere più di tanto il piede, perché se c’è un vero pericolo allora uscirà la virtual o la safety car. Non ci siamo.

E LECLERC INVESTIGATO PERCHE’ VA PIANO. RIDICOLI

Però metto sotto investigazione Leclerc e chi altro non ricordo, per aver rallentato troppo (e qui di nuovo sfondiamo la soglia del ridicolo). Faccio una proposta: eliminare virtual e safety car, che magari va bene per lo spettacolo ma è antisportiva per chi magari nel frattempo si era creato un margine di 20 secondi sul primo degli inseguitori e utilizzo del limitatore di velocità nel breve tratto interessato dall’incidente, ovviamente con una zona di rallentamento prima del tratto interessato monitorata dalla direzione gara per evitare brusche frenate (già mi vedo i tamponamenti a catena tipo autostrada o Mugello 2020…).

BANDIERE ROSSE E REGOLE DA RIVEDERE

La bandiera rossa poi non dovrebbe poter annullare il tempo di chi è già passato sul punto del pericolo che ne determina l’uscita, ma andrebbe esposta solo a chi deve ancora passare in quel punto. Annullare il tempo a Sainz in Australia quando si trovava a Km dal punto dell’incidente non ha un senso. Solo completato il giro Sainz avrebbe dovuto trovare la bandiera rossa così come tutti gli altri che erano già transitati dal punto dell’incidente di Alonso.

REGOLAMENTO SPORTIVO INDIGESTO

Altre storture, ma rischio di non finire mai, riguardano tante regole del regolamento sportivo. E’ stata, finalmente, eliminata la stupida regola che obbligava a partire con la mescola utilizzata per fare il tempo in Q2 ma, riguardo l’uso dei pneumatici rimane l’obbligo dell’utilizzo di due mescole diverse in gara. Perché? La Formula Uno è lo sport dove lo scopo è quello di andare il più veloce possibile però poi mi si costringe ad utilizzare una mescola con cui vado più piano. Non è un controsenso? Per questa regola Albon ha perso un 7 posto che si era guadagnato e si è dovuto accontentare di un decimo, rischiando di finire fuori dalla zona punti. 1 punto anziché 6 per una stupida regola.

LA FIA E LA GUERRA DEI PIERCING, BRAVO HAMILTON!

Quanti soldi in meno saranno a fine stagione per la Williams? Sarebbe da chiedere i danni alla FIA, ma non si può perché le regole, ripeto assurde, sono queste. E adesso l’ultima chicca: il divieto ai piloti di indossare gioielli, piercing, orecchini. Oramai i piloti in pista sono più controllati di un carcerato con il braccialetto elettronico, adesso si pretende anche di decidere cosa possano o non possano indossare fuori dalla pista. Bene ha fatto Hamilton a sfidare la FIA perché quando una autorità esagera nell’esercizio dei propri poteri finisce con il perdere di credibilità e conseguentemente proprio di autorità. Ed è quello che temo, dopo il discusso finale di Abu Dhabi della stagione 2021 e queste ultime “alzate di ingegno” stia accadendo alla FIA.

Rodolfo Intelisano

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