SMART E-CUP Debuttare a 16 anni nelle gare elettriche, l’esperienza di Leo Arduini

REDAZIONE RMC MOTORI

Il weekend di Varano de’ Melegari ha ospitato il quarto appuntamento della Smart E-cup 2021. Tra le 23 elettrificate auto in pista, una ha destato particolare interesse, vuoi per il messaggio che pubblicizzava – il primo motorshow full electric in Italia in programma a Messina il prossimo 24 ottobre – vuoi per la giovanissima età del pilota, appena 16 anni. Leonardo Arduini, figlio del cinque volte campione italiano Massimo, ha infatti fatto il suo debutto nel motorsport proprio sul tracciato parmense, con ottimi cenni di assenso da parte del cronometro.

Leonardo, è stata la tua prima volta in gara, come l’hai vissuta?

Leonardo Arduini, debuttare in gara a 16 anni, un bel modo per cominciare a correre in elettrico

Faccio fatica a realizzarlo ancora ora. Ho aspettato questo momento per una vita e poi all’improvviso ero lì, in griglia, con tutti. Hai presente quando realizzi un sogno? Ecco! Un grazie di cuore va ad ATM Messina, che reso possibile tutto ciò. Ci tenevo a fare bella figura anche per loro, ma l’obbiettivo principale era fare esperienza. E’ andata molto meglio del previsto.”

Parliamo di risultati allora, sesto in qualifica su 23 piloti e in gara…

“Eh, in gara ho peccato di inesperienza! Se ci ripenso… Prendiamo il lato positivo, ero ottavo, in lotta per il settimo posto e in testa alla Junior, alla Challenger ed ero anche il primo rookie in classifica. Troppo bello per essere vero e…ho imparato una lezione: bisogna rimanere concentrati fino alla fine. Scherzi a parte, la cosa più importante è che eravamo veloci e competitivi, possiamo giocarcela con gli altri. Se ci sarà un’altra occasione ci riproviamo!”

16 anni e nessuna esperienza nel motorsport, perchè hai scelto la Smart E-cup per il debutto?

“Perché costa il giusto, perché la macchina è selettiva, perché il livello della griglia in generale e di quelli davanti soprattutto è elevato. E’ una vettura elettrica ma lo dimentichi dopo poco, è una macchina da corsa. E non è facile ne banale. Portarla al limite richiede impegno e, per le sue caratteristiche, ogni sbaglio lo paghi. Non hai scampo, è un’ottima scuola e la cosa più bella è che i piloti più forti sono pronti ad aiutarti sempre.”

Anche se rookie, hai mostrato di non avere remore nel corpo a corpo…

Vero! Credo che un po’ sia un’abitudine dovuta al simulatore, ma molto lo devo all’esperienza maturata nel ciclocross. Sono nel team ufficiale KTM Alchemist powered by Brenta Brakes, un’esperienza importante che mi ha fatto capire che lavorare con impegno e professionalità è il primo step per ottenere risultati.”

Devi fare qualche ringraziamento?

“Si e sono tanti. Ci sono tante persone che hanno lavorato per realizzare un sogno, il mio sogno. A cominciare dall’ATM Messina, che ha schierato la mia Smart E-cup in gara. Ai consigli di mio padre e di Fulvio Ferri, che mi hanno seguito passo dopo passo, indirizzandomi, correggendomi, facendomi crescere come pilota. Il risultato del loro lavoro è stata la qualifica di Varano. La gara…beh la gara è esperienza, quella verrà.”

Si parla tanto di sim racing, tu usi i simulatori?

Lo consumo, soprattutto di inverno! Scherzi a parte, credo siano un ottimo allenamento. Come tutte le cose vanno usati bene e bisogna capire a cosa servono. Forse non replicheranno mai l’auto in tutti i suoi movimenti e le sue sensazioni, ma aiutano ad allenare mente e riflessi, a imparare i circuiti, ad abituarsi alla lotta in pista. Se usati bene possono fare molto ed è importante la giusta dotazione. La pedaliera idraulica di PuraSimulazione, per esempio, mi ha aiutato tantissimo nell’abituarmi subito al freno da corsa. Duro, con poca escursione, l’esatto opposto di quello stradale, ma se ti puoi allenare a casa…”

Sei alla tua prima gara, ma hai un sogno nel cassetto?

Si, e farò di tutto per conquistarlo. Serviranno impegno, costanza, risultati e budget. Vediamo! Non ho l’età ne le dimensioni per fare il pilota di F1, ma ci sono tante belle corse turismo e gran turismo in giro per il mondo…” 

 

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