FORMULA E, GARA 3 A BERLINO, GUNTHER VINCE, DA COSTA SORRIDE

Testo e foto MARCO FERRERO

 

In questa fase finale del campionato Antonio Felix Da Costa potrebbe, dall’alto del suo vantaggio di 68 punti, rimasto immutato ma con una gara in meno da disputare, giocare “come il gatto col topo”, amministrando il vantaggio e lasciando gli altri a combattere tra loro, mentre invece, con il cinismo del campione, continua a martellare sin dalle prove libere con un ritmo che, riscontri cronometrici alla mano, appare di un gradino superiore a quello di tutta la concorrenza.

E dire che il portoghese, a parte la quarta posizione finale ottenuta lo scorso anno, nelle gare svoltesi sul tracciato dell’aeroporto berlinese nelle precedenti annate del campionato non era mai andato meglio di un paio di 11^ posti, il che la dice lunga sulla sua attuale superiorità tecnica e mentale e sul feeling che ha sin da subito quest’anno stabilito con la sua vettura.

Il terzo atto di Berlino, svoltosi sul tracciato e nella configurazione che erano state attuate nelle precedenti edizioni del campionato, ha visto il successo di Maximilian Gunther su BMW, davanti ad un ottimo Robin Frijns su Envision ed a Jean Eric Vergne su DS Techeetah, piazzatosi sul terzo gradino del podio; per i piazzamenti dal quarto al decimo posto, quelli validi per l’assegnazione di punti, si sono piazzati Antonio Felix Da Costa, André Lotterer, Oliver Rowland, Jerome D’Ambrosio, Lucas Di Grassi, Mitch Evans, rimontato da fondo schieramento al 9^ posto e Alexander Sims.

Lo schieramento di partenza vedeva, dopo la superpole, da cui – notizia – Da Costa, piazzatosi ottavo, ne era escluso, in prima fila Jean Eric Vergne e Maximilian Gunther, in seconda linea si piazzavano Jerome D’Ambrosio e Stoffel Vandoorne, mentre in terza partivano Alex Lynn e Robin Frijns.

Partenza perfetta per il poleman, che cerca di allungare, incalzato da Gunther; ad un quarto di gara primo colpo di scena, dopo un contatto tra Massa e Di Grassi (successivo drive-through per Felipe), con incidente tra Sette Camara e Jani, vetture ko ma piloti senza conseguenze, entra la safety car che neutralizza i vantaggi. Dopo un interminabile periodo di neutralizzazione al restart, con l’attack mode, inizia la girandola di sorpassi, che interessa tutte le posizioni dello schieramento. Rompe Vandoorne, mentre Da Costa e Lotterer iniziano una gran battaglia e Gunther insidia e lotta (con contatti) il capofila Vergne, fino a superarlo, mentre Da Costa rimonta fino al quarto posto e Frijns supera Vergne per il secondo posto. Con i primi cinque in un fazzoletto si arriva alla fine, con Da Costa che, pur quarto, allunga ancora in classifica.

A tre prove dalla fine del campionato la classifica assoluta recita la seguente situazione:

Antonio Felix Da Costa – DS Techeetah – punti 137

Maximilian Gunther – BMW – punti 69

Lucas Di Grassi – Audi – punti 61

Mitch Evans – Jaguar – punti 59

Stoffel Vandoorne – Mercedes – punti 57

Con un massimo di 90 punti ancora conquistabili da un pilota, tra i piloti “big” sono ormai anzitempo di fatto tagliati matematicamente fuori dalla conquista del titolo Sebastien Buemi, Jean Eric Vergne e Robin Frijns; da rilevare come, nella storia della Formula E, sarebbe la prima volta che un pilota si aggiudicherebbe il campionato senza doversi giocare tutte le chances all’ultima gara.

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