F.1 GP Abu Dhabi, la corsa delle ultime volte da Alonso agli altri con l’ultima vittoria di Lewi

ABU DHABI – E’ stata la corsa delle ultime volte. L’ultima della stagione per il campionato e ultima vittoria dell’anno per Lewis Hamilton e la Mercedes. E’ stata anche l’ultima volta con la F.1 (per ora almeno…) di Fernando Alonso e di altri cinque piloti che lasceranno la F.1 mentre altri sei cambieranno squadra. Ad Abu Dhabi la cosa più bella di tutta la corsa è stato il corteo d’onore che Hamilton, 5 mondiali all’attivo, e Vettel, quattro titoli iridati, hanno fatto scortando da valletti Fernando e la sua scalcagnata McLaren, che non gli ha consentito di andare oltre un undicesimo posto.
Ecco, vedere il rispetto di tutti, che hanno volutamente lasciato Fernando davanti al gruppo al rientro, fa capire più di mille parole il valore di un pilota troppo spesso incompreso e accusato al di là delle proprie vere colpe. E osservarli sul rettilineo centrale dare sfogo alla loro gioia di guidare, con tanti testacoda a ripetizione, con un pubblico osannante, fa capire ancor più che questi ragazzi devono essere lasciati liberi di correre come si sentono e non ingabbiarli in rigidi protocolli di intesa, dalle interviste preconfezionate, alle risposte in foto copia a tanti altri piccoli particolari che li bloccano sempre. Alonso mancherà alla F.1 e siamo sicuri che la F.1 prima o poi mancherà anche a lui. Ad Hamilton mancherà un campionato come questo perché vincere contro un Vettel e una Ferrari così, rende onore e merito alla sua quinta corona iridata.
Finchè se la giocava con Rosberg, stessa macchina, c’era poco da celebrare, visto che gli avversari erano inesistenti. Quest’anno grazie alla Ferrari e anche alla Red Bull, Lewis ha potuto dare un senso compiuto al suo iride, conquistato con merito e determinazione. Ora si volta pagina, tutti al lavoro per il prossimo anno con i soliti interrogativi. Intanto, fermandosi alla gara, c’è stata la solita fila dietro ad Hamilton. Vettel secondo dopo che Bottas ha cominciato ad avere problemi, Verstappen e Ricciardo con la Red Bull in recupero e col primo sul podio, a dimostrazione che con un motore competitivo, questi due sarebbero stati dei clienti difficili per tutti. E poi il grande brivido del primo giro. Anzi della terza curva, con Hulkenberg che decolla su Grosjean e cappotta due volte e mezza e si ferma di lato contro le barriere. Principio di incendio, Nico che via radio prima tira giù moccoli contro Grosjean e poi si avvede del fuoco sul posteriore e non può liberarsi perché Halo, la protezione della testa, ha dimostrato che forse, ripetiamo, forse potrebbe essere utile contro oggetti grandi come una gomma sull’abitacolo, ma è dannatamente pericoloso in una situazione come questa.
A precisa domanda, Nico ha solo risposto così: “Shit”. Sul vocabolario trovate il significato, ma non ci vuole molto a capirlo. E allora, si volta pagina: con Alonso se ne vanno dalla F.1 anche Vandoorne, splendida gara la sua, Sirotkin, Ericsonn, Ocon e Hartley mentre Raikkonen, Leclerc, Ricciardo, Gasly, Stroll e Sainz ci saranno ancora, ma in un altro team. Anno di cambiamenti, di novità, chiuso Abu Dhabi, è già cominciata la prossima stagione.
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