RMC Motori Award, intervista a Mariani e Squarzina su Motorsport Passion dedicato al settore autorip

Lo staff di Motorsport Passion da sinistra Paolo Ciccarone, direttore responsabile, Enrico Squarzina direttore Commerciale, Antonio Mariani direttore Generale, Carlo Gaeta responsabile rapporti istituzionali
A Monza ha preso il via la prima edizione di MotorSport Passion, con la consegna degli Award 2018 a personalità del mondo dei motori, con nomi di prestigio e ospiti di altissimo livello, oltre all’esposizione di vetture da sogno come le F.1 del passato firmate Alfa Romeo, concesse dalla Scuderia del Portello, oppure moderne come la Cetilar Villorba che ha corso la 24 ore di Le Mans. Fautori di questa iniziativa sono un gruppo di lavoro molto affiatato, che oltre a RMC Motori, la nostra testata, che ha fatto da traino all’evento, comprende due vecchie conoscenze dell’ambiente. Antonio Mariani, direttore Generale di Motor Sport Passion ed Enrico Squarzina, direttore Commerciale. Li abbiamo incontrati per fare il punto e capire cosa accadrà in futuro in quello che è un manifesto del motore a tutto tondo.
Cominciamo da Mariani, nell’ambito del week end del Gran Premio F1 di Monza, avete organizzato la prima edizione del Monza Racing Show e avete consegnato i Motorsport Passion Awards 2018, che cosa è Motorsport Passion?
Antonio Mariani, direttore Generale, vanta anni di esperienza e conoscenze nel settore
“iniziamo col dire che per noi il Motorsport ha sempre rappresentato e rappresenta, il massimo della ricerca e della tecnologia nel settore auto. Una sorta di grande laboratorio a cielo aperto rappresentato dai circuiti di tutto il mondo, dove si sperimentano soluzioni tecnologiche che, successivamente, arrivano sulle nostre auto di tutti i giorni e ci rendono i mezzi più sicuri, confortevoli e rispettosi dell’ambiente.
A fare muovere tutta questa macchina non sono solo i soldi, ma c’è anche una sorta di power unit composta da un lato da persone che, con il loro ingegno e grande professionalità, riescono ad arrivare a grandi risultati e tra questi un encomio particolare va riservato ai piloti, che a volte spingono l’acceleratore oltre ogni limite e in alcuni casi rimettendoci la vita, dall’altro c’è una grande passione da parte di gente che ogni giorno, col proprio lavoro in officina, fa si che questo motore si esprima al massimo”.
Quindi avete pensato di premiare la passione per questo sport?
“ si, ad ogni livello; piloti, tecnici, ma anche aziende e le persone che le fanno funzionare perchè riteniamo che tutti siano spinti da una grande passione, altrimenti certe situazioni molto critiche non potrebbero essere superate.
Pensate al lavoro frenetico e di grande responsabilità che fanno i meccanici dei vari team, dove in certe situazioni devono intervenire velocemente ed in modo estremamente preciso e altamente professionale e non solo per far vincere la squadra, ma soprattutto per la sicurezza del pilota.
Non a caso nel nostro evento di sabato scorso, abbiamo dato il nostro riconoscimento a MTS School, la scuola tecnica nel Motorsport, una realtà al suo settimo anno che ha sfornato meccanici e ingegneri di pista, facendo diventare realtà i sogni di molti ragazzi e creando però nel contempo, una figura professionale che non c’era”.
Avete premiato anche i Leoni della Cea?
“ si, al di là della ricorrenza dei 40 anni dalla ‘nomina a leoni’, assegnatagli sul campo a seguito di interventi fatti durante il GP di Monza del 1978, dove intervennero in maniera rapida, e per la prima volta, dei pompieri al seguito del gruppo al via di un GP. Fu un evento storico da cui poi si ispirarono le altre nazioni e il merito fu tutto di Ermete Amadesi, il fondatore della CEA, che aveva intuito come rendere più efficienti i servizi anti incendio in una gara. Amadesi ha investito in strutture e uomini ed oggi è una grande realtà in materia di sicurezza apprezzata e conosciuta in tutto il mondo soprattutto nel Motorsport”.
Quindi continuerete su questa strada anche per la prossima edizione?
“si certamente, ma abbiamo intenzione di valorizzare moltissimo chi ci lavora, diciamo dietro le quinte, e portarli a farli conoscere al grande pubblico di appassionati che per questo motivo sarà il vero protagonista.
Siamo anche stanchi in occasione del Gran Premio a Monza, di vedere eventi artefatti e senza anima ed in alcuni casi divenuti obsoleti che vivono di luce oramai spenta, nei quali i premi dati ai personaggi della F1 e del Motorsport sono decisi all’ultimo minuto a tavolino tra quattro amici a seconda del pilota o della squadra che interviene in quel momento, ma senza una vera ‘Giuria’ che li vota per l’effettivo valore che hai dimostrato con il tuo lavoro e quello del tuo team ecc…,
Per questo forti di un know-how costruito in tanti anni e con un enorme passione, abbiamo creato MotorSport Passion, un contenitore che vuole essere trasversale e aperto a tutti coloro che vogliono condividere la grande passione per il motorismo, riconoscendo il valore e la grande professionalità di tutti coloro, tifosi compresi, che hanno aiutato e aiutano il Motorsport a crescere e a darci una mano a guidare in sicurezza le nostre auto”.
La parola passa ad Enrico Squarzina, direttore Commerciale, farete quindi un lavoro di ricerca?
Enrico Squarzina direttore Commerciale, vanta esperienze pluriennali e un ampio data base informatico
“Ovvio, valorizzare chi lavora “nel mondo dei motori”, diciamo in sordina e farlo conoscere al grande pubblico di appassionati è uno degli obiettivi di ‘Motorsport Passion’
Riteniamo importante far sapere che dietro ai successi di Campioni come Hamilton e Vettel, ci sono piccole e grandi aziende, quasi sempre sconosciute al grande pubblico di appassionati, che hanno investito in ricerca e tecnologia realizzando soluzioni ottimali che hanno reso possibile l’ottenimento di risultati notevoli.
Ad esempio, pochi sanno che i filtri aria forniti ai vari team di F1 sono realizzati da un’azienda italiana e che magari questa tecnologia sviluppata per farli rendere il più efficaci possibili su una monoposto di F1, è installata anche sulla mia auto di tutti i giorni.
Ma che tipo di progetto avete in mente?
“Andremo ad individuare e a dar voce a tutte quelle realtà che dietro le quinte investono e sviluppano soluzioni che oggi noi non vediamo, ma che sono già sulle auto di F1, di F.E, Prototipi e via via in tutte le altre categorie…e non solo, cercheremo anche di valorizzare il lavoro di grande responsabilità che viene fatto dai cosiddetti ‘meccanici di tutti i giorni’ e cioè dalle numerose officine, carrozzerie gommisti ecc.. che operano in tutti i paesi della nostra penisola, assicurando una rete capillare di assistenza. Gente che troppo spesso viene dimenticata, messa in un angolo a vantaggio di chi magari vuole fare solo passerella. Cercheremo di dare voce a loro coinvolgendoli in un progetto che li mette al centro di una attenzione che a volte non c’è, soprattutto da parte di chi dovrebbe rappresentarli, l’obiettivo è quello di creare sinergia tra chi investe in ricerca e tecnologie e tra chi invece è chiamato ad applicare queste soluzioni che, come vediamo, stanno diventando sempre più sofisticate e che di conseguenza richiedono sempre di più un collegamento diretto tra tutta la filiera automotive”.
Quindi Motorsport Passion si annuncia come un progetto completo, con obiettivi di tutto rispetto:
racing, piloti, macchine – aziende, ricerca e tecnologie – installazione e riparazioni auto, aperta a tutte le esperienze e senza limitazioni di sigle. C’è voglia di qualcosa di nuovo, i vecchi schemi non funzionano più, basti guardare la grande fuga di iscritti da alcune associazioni territoriali e servirà per dare una scossa a un settore importante nell’economia nazionale che però è in mano a vecchi dinosauri che del potere locale ne fanno un vanto, a scapito della professionalità e capacità di un intero settore che meriterebbe maggior rispetto. Nessuna chiusura a priori, chi vorrà operare insieme sarà il benvenuto. In fondo l’esperienza e la conoscenza dei meccanismi sono ben noti sia a Mariani sia a Squarzina, un peccato non sfruttare le loro conoscenze e un errore sottovalutarli…
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