Gara o kermesse, il Milano Rally Show ha posto per un weekend la città al centro dell’attenzione, prima con un passaggio / parata nei luoghi simbolo del centro, che ha dato successivo spazio alle prove speciali in due luoghi, uno di un passato più lontano, vicino al leggendario Vigorelli, l’altro più recente, presso l’area Expo, mixando sapientemente e con discrezione elementi sportivi e di costume.
Una partecipazione limitata a soli 60 equipaggi, con la formula tipica del “Day Rally” che racchiude l’evento in fine settimana e che consente di operare all’interno di spazi circoscritti dove il pubblico può essere vicino all’azione ed apprezzare l’abilità dei piloti, ma che si può immaginare venga “allargata” a più partecipanti nelle prossime edizioni. Più spettacolo che gara, impreziosito dalla presenza di Miki Biasion, indimenticato due volte campione del mondo rally, testimonial d’eccezione come apripista sulla splendida Dallara stradale, che ha raccolto applausi entusiasti a riprova di quanto il popolo dei motori lo abbia sempre nel cuore.
Organizzazione tuttavia autrice di un’azione quanto meno discutibile quando, al momento della prova notturna trasmessa dalla TV, (ubi maior…) ha relegato i fotografi regolarmente accreditati tra il pubblico, in zona dove era impossibile poter riprendere, ed impedendo di fatto agli stessi di poter dare adeguato risalto alla prova dei piloti e dei loro mezzi e di acquisire materiale certamente utile e di carattere spettacolare.
Rispetto allo scorso anno (4-5/8) giusta la scelta di anticipare di una settimana (magari altri sette giorni darebbero quel qualcosa in più in termini di partecipazione) per non cadere troppo all’interno delle vacanze estive; c’è da ritenere che per il prossimo anno gli organizzatori abbiano già pensato a qualcosa che permetta una maggior presenza popolare e, magari, qualche pilota in più.
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