L’INVIATO SUL DIVANO, Ferrari ha sempre ragione. A prescindere?

La “tre weekend non stop” della formula 1 inizia con il ritorno del circus in Francia dopo anni di assenza. Pessimo a livello organizzativo, da quanto dicono dalla regia, il tracciato risulta però più che scenografico dal punto di vista televisivo. I team arrivano un po’tutti sul chi va là, essendo la prima volta che si corre al Paul Ricard. Non ci sono dati pregressi. L’ unica certezza è che si torna ai pneumatici ribassati, come accaduto a Barcellona. La Mercedes appare fin da subito più che competitiva. Montato il motore nuovo sembrano di nuovo in grado di dettare legge e la fanno padrone sia nelle prove libere che nelle qualifiche. La Ferrari dal canto suo risponde mostrando un ottimo passo gara che fa ben sperare tutti i tifosi per la domenica.
Speranza più che comprensibile, dal momento che Vettel si presenta in territorio francese di nuovo leader del mondiale. E poi diciamolo chiaro, considerata la scelta di far partire la gara alle 16.10, in piena estate, con conseguente obbligata rinuncia a piscina o mare, non resta che la speranza di un “ne vale la pena”. Vero che agli appassionati tale rinuncia non pesa granché, vero che Sky da la possibilità di seguire la gara ovunque tramite l’applicazione skygo, ma vero anche che il vecchio orario in fondo non era poi così male. Armati quindi di ventilatori e aria condizionata, con la pancia piena del pranzo domenicale, ci prepariamo alla partenza del Gp. C’è da dire che nel giro di pochi secondi dal semaforo verde ci ha pensato Vettel ha rinfrescare tutti i tifosi. Tre,due,uno..via e doccia fredda in omaggio a tutti. Vettel sbatte in partenza contro Bottas. Gara finita. Santi che vengono nominati ovunque. Imprecazioni. Mani nei capelli. Fortunatamente dietro di lui hanno però fatto ancora peggio quindi l’ingresso della safety car permette al tedesco di rientrare ai box, cambiare il musetto, le gomme e rientrare in gara.
Nel frattempo sui social scoppia di tutto. Soliti insulti e soliti auguri di lunga vita a Bottas ed Hamilton, colpevoli di aver provocato l’incidente di Vettel. Ora, ammesso e non concesso che davvero i due abbiano fatto gioco di squadra, l’unica cosa da dire sarebbe “bravi”. Se la sono giocata bene. Non hanno fatto scorrettezze. Non hanno infranto regolamenti. Hanno giocato d’astuzia e lo hanno fatto bene. Vettel dal canto suo ha semplicemente commesso un errore. Nulla di grave. Errore che ci può stare in partenza, quando si cerca di essere aggressivi. Ma resta comunque un errore. Non si possono sempre avere due pesi per due misure. E questo vale anche è soprattutto per la regia che ha cercato per metà gara di insinuare le colpe della coppia Mercedes.
Ora, se giudichiamo la mossa di Vettel corretta, perché vista come tentativo di guadagnare posizioni, allora perché non è corretto che i due della Mercedes cerchino invece di guardarsi le spalle e tenersela? Perché se Vettel sbatte è colpa degli altri e se tutti gli altri sbattono sono dei pazzi incapaci? Va bene il tifo, ma poi aprire gli occhi ed essere un attimo obiettivi risulta ad un certo punto un dovere. Se si vuole parlare della gara. Se invece si vuole semplicemente sparare contro chiunque non vesta rosso allora è un’altra questione. Che però poco piace a cui ama davvero questo sport. Vettel ha fatto un errore, non è la prima volta che ne commette quando parte dietro o quando sente troppa pressione, lo sappiamo, ma va anche detto che ha corso poi una gran gara, recuperando dalla penultima posizione alla quinta. Difficile dire come sarebbe andata se…il reale passo della Mercedes non credo si sia visto realmente dal momento che Lewis si è limitato a gestire la gara, ma non credo che in qualunque caso Vettel avrebbe potuto vincere contro la l’inglese. Quindi tutto sommato, una quinta posizione, vista la situazione dopo i primi metri, non è poi così male. Il tutto condito dal terzo posto di un Kimi finalmente rinato. O semplicemente libero di correre senza ordini!?!
Poteva essere una totale disfatta, ma la Ferrari ha reagito ed ha portato a casa il massimo. Vettel ha corso bene e Kimi ha dato dimostrazione di essere cotto si,ma non ancora bollito. Hamilton dal canto suo ha fatto un weekend perfetto, nulla si può dire contro l’inglese. Quando capitano weekend così Lewis è semplicemente imbattibile.
Da casa, ci resta sempre il dubbio su queste gomme indistruttibili. Il venerdì vengono testate, ci vengono spiegate e raccontate, ci viene data un limite di usura…ma poi inspiegabilmente ogni domenica sembrano tutte uguali e tutte infinite. Vero che la domenica la pista è più gommata e le prestazioni meno tirate, ma come possiamo ,da casa, capire un qualcosa che per magia cambia di continuo. Kimi ha percorso mezza gara con un set che avrebbe dovuto durare molto meno. Come è possibile? E Vettel girava a volte più veloce con gomme più dure. Che ruolo hanno realmente queste gomme all’interno di un mondiale cosi combattuto? Abbiamo capito che non avremo la situazione chiara fino ad Abu Dhabi, ma ci piacerebbe dare un pochino più di valore al pilota e alla macchina, più che ad un pneumatico. Non resta che aspettare cinque giorni per tornare in pista in Austria, a casa delle RedBull, sempre più vicine ai due protagonisti del mondiale è sempre più pronte a far spostare l’ago della bilancia dal rosso all’argento e vice versa.
#F1 #GPFrancia #Inviatosuldivano #RMCMotori #PaoloCiccarone
Condividi su:
Senza categoria