GP Silverstone: Ferrari, oggi contro Hamilton non c’era storia

Diciamo subito una cosa: per la Ferrari non ce n’era proprio. Per tenere il ritmo delle Mercedes o avvicinarsi, si è rischiato con assetti al limite e il risultato si è visto: Vettel e Raikkonen con le gomme esplose a un giro dalla fine, Hamilton primo e Bottas secondo in una doppietta Mercedes impensabile alla vigilia. Ma attenzione, non è che ci sia stata battaglia, contro Hamilton, al quinto successo su questa pista (record di Prost e Clark eguagliato) non c’è mai stata storia. Troppo superiore il pilota sulla pista di casa, troppo bilanciata la Mercedes dopo un inizio di stagione travagliato.
Mettete un tracciato con tante curve, dove i tempi sul giro sono calati di 5 secondi rispetto a un anno fa, mettete una Ferrari non proprio al top che per stare vicino alle frecce d’argento ha scelto un assetto troppo al limite e metteteci anche un pizzico di sfortuna, perché avere le due macchine con le gomme a terra a un giro o quasi dalla fine, quando erano in seconda e terza posizione con Raikkonen e Vettel, beh allora ci sta anche un pizzico di sfiga. Fosse andata bene sarebbe stata una grande prova strategica, non è andata e quindi i problemi cominciano a farsi vedere.
Qualcuno ipotizza che in qualifica la Ferrari avrebbe fatto meglio a far qualificare i due piloti con le gomme soft, quelle gialle per intenderci, e fare la prima parte di gara più sicura. Ma è anche vero che fra le rosse e le gialle c’erano tre decimi di differenza, qualificarsi con quelle avrebbe significato beccarsi quasi un secondo dalla Mercedes di Hamilton, forse un po’ troppo per recuperare in corsa un divario che, invece, giro dopo giro è andato crescendo. Complice una cattiva partenza di Vettel, l’ennesima tanto che viene il dubbio che ci sia qualcosa che non quadra (dalla Spagna Sebastian non ne ha azzeccata più una) e che bisogna correggere.
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