L’INVIATO SUL DIVANO/E’ mancato qualcosa ai rossi…

La Ferrari arriva a Montreal con il vantaggio di 25 punti di Vettel su Hamilton ed un universo di tifosi elettrizzati attaccati alle tv ansiosi e ottimisti di veder ripetere il fantastico strapotere dimostrato a Monaco.
Peccato che la Mercedes sembri avere altri piani per il weekend fin da subito, riproponendo di nuovo la solita velocità e dimostrando di aver risolto i problemi del weekend Monegasco. Come non se lo sanno spiegare nemmeno loro, a detta di Toto, e se non lo sanno loro figuriamoci quanto possiamo saperlo noi, ma poco importa, resta il fatto che la saetta grigia sembra essere tornata, ed Hamilton, finalmente ripresosi dai bagordi dei party del Principato, ti pianta una pole con record della pista da restare tutti basiti. Che giro l’inglese! Non ci sono storie, quando è in palla, è imbattibile. L’entusiasmo del venerdì viene un po’ calmato da questa doccia anglo-tedesca, perché il passo gara della Ferrari nelle libere aveva fatto ben sperare per un altro weekend di doppietta, ma i tempi del sabato mescolano un po’ le carte. Uno a uno, palla al centro, con buona pace di Genè che cerca invano di nascondere la faccia basita per i 3 decimi rifilati ad un comunque ottimo Vettel, se poi pensiamo che nonno Kimi si è preso quasi 8 decimi.
Non resta che sperare in una super partenza di Vettel, tu pensi, e in effetti una super partenza c’è stata, ma è stata quella di Verstappen, che fregandosene di tutto e tutti, trovatosi la porta lasciata spalancata da entrambe le Ferrari probabilmente vittime del jetlag si infila come un missile; peccato che pure Bottas ha avuto un gran bel spunto in partenza e il risultato è una prima curva in cui arrivato appaiati in tre e si finisce con la toccata tra la Ferrari e la Redbull che dice addio ai sogni di gloria di Vettel.
Inutili gli insulti a Verstappen, sarà anche irriverente, ma ce ne fossero di piloti che ti buttano dentro cosi una macchina, ricordiamoci che siamo in formula uno, non al torneo di briscola dell’oratorio; e ancora più sciocce le polemiche sul muretto Ferrari, reo di non aver fatto rientrare Seb durante la safety car. Se il danno fosse subito apparso cosi grave l’ordine di stop sarebbe stato immediato, mi pare ovvio, non sono un branco di incompetenti che giocano ad autoeliminarsi, ma con la safety car e i conseguenti giri a velocità ridotta capirlo non è stato semplice. Con il senno di poi è tutto semplice, come semplice è dire che le gomme avrebbero tenuto e che l’ultimo pit potevano evitarlo; può essere, ma se poi la gomma fosse esplosa o avesse subito un drastico calo di prestazione ora saremmo tutti qui a dire che era da pazzi non fermarlo. Tanto comunque la fai la sbagli, per certe persone; Non bisogna per forza mettere al rogo qualcuno ogni volta che accade qualcosa.
Seb ha fatto una gara stupenda, una rimonta degna di una grande campione con sorpassi e giri al limite spettacolari, ha portato a casa punti per il mondiale, i ragazzi ai box hanno cambiato un musetto in 11 secondi, bravissimi, ma purtroppo la sfortuna oggi ci ha messo del suo. E poi, senza troppi giri di parole, Hamilton questo weekend era di un altro pianeta! Salvo problemi o incidenti dell’inglese Vettel non avrebbe comunque vinto, con o senza il fondo piatto rovinato o la toccata con Verstappen.
Che poi sarebbe bello capire se davvero la colpa del fondo rovinato fosse dell’ala rotta infilatasi sotto il fondo e Vettel, chinato in griglia di partenza, avesse semplicemente poteri premonitori oppure ci fosse qualche problema già in partenza; ma vabbè, dare la colpa al contatto con Verstappen comunque viene meglio anche ai telecronisti, figuriamoci a noi tifosi.
Hamilton ha fatto una gara perfetta, quasi noiosa a suo dire, ma del resto perfetto è stato tutto il suo weekend; la Mercedes ha dato l’impressione di avere quel qualcosa in più qui in Canada, nonostante dalla regia abbiano cercato di convincerci per tutto il tempo che dopo in famoso vento “anti Alonso” del test di Barcellona, qui fossimo in presenza del vento “anti Vettel”; il vento c’era per tutti, con tutta la stima e la simpatia questa davvero non si poteva sentire.
A Monaco abbiamo esultato per la fantastica doppietta Ferrari, qui in Canada, complice un po’ di sfortuna, dobbiamo fare semplicemente i complimenti alla Mercedes, ad un Ricciardo che zitto zitto arriva sul podio e beve dalla scarpa per la gioia di tutti (perché diciamolo chiaro, Ricciardo piace proprio un po’ a tutti) ad una Force India che adesso avrà una bella gatta da pelare tra i due piloti, ma di sicuro ha fatto una gara spettacolare considerando tutti i presupposti e ad un bravo Stroll che per la prima volta non solo non distrugge la macchina, ma a casa sua riesce addirittura ad arrivare a punti.
E’ e sarà un mondiale così, le prestazioni tra Ferrari e Mercedes sono abbastanza a livello, quindi la differenza la faranno i tracciati, i piloti e ogni tanto gli imprevisti. Vettel ed Hamilton sono due piloti grandissimi che stanno regalando emozioni ad ogni gran premio quindi godiamoci lo spettacolo, senza fare troppe polemiche. La Ferrari ha perso una buona occasione per aumentare il vantaggio è vero, ma considerato come poteva andare dopo la prima curva nonostante tutto lascia il Canada con una buonissima prova di forza, una risposta pronta e di carattere di Vettel e della squadra e un Kimi che va beh, problemi di freni e fondo rovinato pure per lui a parte, anche se con una voglia di correre tutta usa, ha comunque portato a casa dei punti utili; quindi diamo loro un po’ di fiducia e un po’ di tifo bello, e lasciamo stare quello inutile da stadio.
E se proprio vogliamo fare una ola generale da stadio, facciamola ad Alonso che nonostante la rabbia e la frustrazione per l’ennesima rottura del motore a pochi giri dalla fine dopo un’altra qualifica e gara da impresa, ci ha regalato una delle immagini più belle mai viste scendendo dalla macchina e buttandosi in mezzo alla folla per salutare e ringraziare il pubblico. Signori e campioni si nasce!
Che dire, è una formula uno davvero bella quella di quest’anno, una Formula uno che si sta avvicinando sempre di più al pubblico, che permette a piloti e team liberta nuove e sicuramente positive; Liberty media ha detto che l’obiettivo era portare la f1 vicino a chi la ama, beh sembra voler tener fede a quanto promesso; ne è da esempio anche la novità del barbecue organizzato il giovedì in pitlane per i tifosi. Questi americani saranno pure “teatrali”, ma ben venga il teatro se ci permette di vivere da vicino ciò che fino a poco tempo fa nemmeno veniva trasmesso in televisione.
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