testo e foto MARCO FERRERO
Tutti hanno, con rammarico, preso atto dell’annullamento, a causa dell’emergenza legata al coronavirus, che ormai ha valicato i confini di tutti i paesi del pianeta, del Gran Premio di Montecarlo di Formula 1, la prima volta dopo 64 edizioni consecutive; forse in pochi hanno altrettanto rilevato come, parallelamente, l’Automobile Club de Monaco abbia parimenti annullato l’Historic Grand Prix, sempre di Formula 1, che avrebbe dovuto svolgersi due settimane prima sempre sullo stesso tracciato.
Un vero peccato per gli appassionati, stante che l’avvenimento si svolge, in alternanza con la Formula E, con cadenza biennale sulle strade del Principato, che pertanto non potrà essere riprogrammato prima del 2022, e che nella scorsa edizione di due anni fa aveva raccolto oltre cento vetture a copertura di circa un secolo di motorismo a ruote scoperte (la vettura più “datata” era una Bugatti del 1927).
Un appuntamento “vintage” che sa riproporre, su quelle strade che le hanno viste trionfare, le monoposto della massima serie a ruote scoperte in gara sino al 1976 che sulle strette strade monegasche hanno fatto la storia dell’automobilismo.
Decisione, alla luce di quanto sta avvenendo, peraltro ineccepibile anche se sofferta, ancor più comprensibile valutando il contesto nel quale l’evento si sarebbe svolto, e che non avrebbe consentito un eventuale recupero dello stesso in altro periodo dell’anno, sempre che possibile; non resta per i tanti appassionati che farsene una ragione ed attendere il 2022, nel quale la 12^ edizione del Gran Premio Historic di Monaco di Formula 1 tornerà a regalare emozioni e ricordi.
Giusto salutare questo evento con un “arrivederci” e con qualche immagine catturata qua e la lungo le strade del Principato nell’edizione del 2018.
